(ASI) “Non chiusure ma controlli: siamo in attesa di una conferma ufficiale da parte della Regione, della Provincia e del Comune di Forlì rispetto al passaggio in “Arancione Scuro” di tutta la Romagna e, in particolare, del territorio della nostra provincia, ma, come ho detto durante la riunione fra Regione, AUSL, Prefettura e Sindaci del territorio, sono fermamente contraria a questa scelta.
Soprattutto nei territori più piccoli, come quelli dei Comuni montani e periferici, dove i contagi sono davvero limitati, chiudere le scuole non serve a nulla se non a creare ulteriore disagio alle famiglie che non saprebbero chi lasciare a casa con i bambini che dovranno fare la DAD. Servono invece più controlli e, soprattutto, gli strumenti per metterli in atto: a Tredozio non ho vigili urbani a disposizione, annoso problema dell’Unione, i Carabinieri vengono richiamati a Forlì e io non ho possibilità di effettuare controlli. E come me, tanti altri comuni e territori. Il rischio di contagio fra i ragazzi non è a scuola, dove c’è il controllo degli insegnanti, ma fuori, nei parchi, sui trasporti pubblici dove non c’è alcun controllo, allora non comprendo perché si vogliano chiudere elementari e medie. Immagino perché invece di controllare dove si deve, sia più facile chiudere le scuole, delegando il problema ad altri”. Così in una nota l’on. Simona Vietina, deputato di Forza Italia Romagna e sindaco di Tredozio (FC).