(ASI) "La nostra astensione sul parere che la Commissione Finanze e Tesoro ha dato sul Regolamento per gli interventi del Patrimonio Destinato, è determinata soprattutto da alcune evidenti e strane criticità che inficiano la bontà delle intenzioni proclamate.
Se infatti è pure condivisibile per Fratelli d’Italia la volontà, che deriva dal dl Rilancio, di prevedere uno strumento per patrimonializzare le imprese di interesse nazionale, non convincono affatto certe disposizioni regolamentari, che piuttosto appaiono volte a limitare eccessivamente l’accesso alla misura, magari per favorire imprese amiche".
A dirlo è il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.
"La ridotta tempistica - continua il senatore di FdI -, limitata al 30 settembre del 2021 per gli interventi emergenziali, non sembra convincente a fronte dei numerosi adempimenti ancora da attuare come regolamenti, delibere e stanziamento risorse Mef, dei profili di responsabilità di Cdp e dello stringente requisito, imposto alle imprese richiedenti, di regolarità contributiva e fiscale con l’inammissibilità per irregolarità superiori a 5mila euro. Piuttosto sembra di trovarsi dinanzi a condizioni stabilite volte a ridurre drasticamente la già limitata platea delle imprese beneficiarie tra quelle potenziali previste dal governo. Insomma, siamo dinanzi a una misura di 44 miliardi che rischia di essere ad appannaggio di poche aziende italiane, e magari non le più meritevoli ma piuttosto quelle più sponsorizzate".
"A tutto ciò si aggiunge l’assenza di norme che disciplinino la convergenza di fondi privati, nell’ottica di un vero 'Fondo Sovrano Italiano', che non dà valore universale alla misura governativa. Perciò, FdI ha deciso di astenersi sul parere visto che quanto stabilito dal governo non premia la meritocrazia, che invece dovrebbe prevalere nella logica imprenditoriale soprattutto in situazioni emergenziali. Così come non risulta convincente il suggerimento inserito sempre nel parere di adottare principi di equilibrio di genere negli organi societari delle imprese coinvolte. Insomma, la nostra è un'astensione più che sul parere sulle troppe criticità e punti oscuri che presenta questo regolamento" conclude il senatore de Bertoldi.