(ASI) A Roma l’obbiettivoè quello di scongiurare il pericolo di una crisi di Governo. A fare la voce grossa è Italia Viva con una scarsa condivisione del Recovery Plan , per la gestione dei fondi monetari europei, ed il piano “salva italia”.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è incontrato con Movimento 5 Stelle, e Partito Democratico. Si è dimostrato disposto ad una tregua, delineando un quadro di collaborazione. È prevista una riesamina dei documenti. La creazione di un gruppo di lavoro, il coinvolgimento del Parlamento. Il Premier spiega : “questa strategia deve avere tempi brevi, arrivare in Consiglio dei Ministri oltre il periodo tra il 26 e il 31 dicembre sarebbe un pessimo segnale”. Da Italia viva qualcosa è già cambiato. Si mostra nei confronti dei vertici di Palazzo Chigi una certa apertura. Si esprime così il capogruppo in Senato Ettore Rosato : “Ci servirà uno strumento di monitoraggio, lo chiede l’Unione europea. Ma non abbiamo mai pensato ad una struttura centralizzata invasiva che possa intralciare le prerogative e responsabilità di ministeri, regioni e sindaci”. Per il Partito Democratico la gestione del Recovery deve essere impostata nella forma della sussidiarietà ma non della sostituzione inerenti all’amministrazione centrale e periferica dello Stato. Inoltre è sempre il PD ad esprimere preoccupazioni per le mancate riforme sul lavoro: “rischiamo di arrivare al termine del blocco dei licenziamenti senza una riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive”. I Democratici si riservano di inviare entro due giorni una proposta sulla bozza del piano per la gestione fondi. È ancora Conte a spiegare che la : “riforma della giustizia sarà un pilastro per l’Italia”. Annuncia la ripartizione delle risorse : “il 60% sarà dedicato alla transizione verde e digitale, il 40% a scuola, istruzione e ricerca, parità di genere, coesione territoriale, e salute”. Il piano di ricostruzione appare molto articolato. È sempre il Presidente del consiglio a spiegare che : “non si tratta solo del Recovery Fund, dobbiamo considerare anche i fondi di coesione e i fondi strutturali oltre che la legge di Bilancio. Per la Sanità sono previsti anche progetti trasversali.”
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia