(ASI) "Da oggi l'Italia delle Regioni è chiamata a uno sforzo che non ha precedenti nella sua storia e che resterà nei decenni che verranno. Uno sforzo e un risultato europeo, di un’Europa cambiata con la pandemia e più unita.
L'avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid, avviene simultaneamente nei diversi Paesi europei a conferma che siamo una comunità di donne e di uomini uniti da grandi ideali e non solo da una moneta comune, segna quel colpo di rasoio che dovrà separare uno dei momenti più bui della vicenda umana dai prossimi anni che ci auguriamo di speranza e benessere. Non possiamo sbagliare. Quando sui libri di storia resteranno le cronache e di questi giorni saremo chiamati a essere giudicati non sulla base delle appartenenze politiche o delle primogeniture delle nostre azioni, ma su una domanda molto semplice e cioè se saremo riusciti a fare di tutto per mettere in sicurezza il nostro paese e salvare vite umane, posti di lavoro, condizioni di benessere e libertà per tutti. Le Regioni e gli enti territoriali, braccia e gambe dell'unico Stato nazionale, oggi sono la nostra trincea di questa guerra a un nemico silenzioso e spietato che può essere combattuto e vinto solo se ciascuno di noi riuscirà a mettere da parte il proprio io e sentirsi parte di un corpo unico. Lo Stato è stato e sarà sempre al fianco delle Regioni chiamate oggi ad assicurare i servizi di vaccinazione che, grazie all'abnegazione della sanità nazionale, del commissario all’emergenza, della Protezione civile e dello straordinario sforzo delle nostre forze armate, devono essere veloci ed efficienti. L'avvio simbolico della campagna è un piccolo ma significativo passo. Saranno però le prossime settimane il vero esame nel quale la campagna di vaccinazione dovrà essere condotta nei tempi che tutti sperano per tornare presto alla vita normale: veloci e sicuri. A questo proposito il coordinamento Stato Regioni Enti Locali, che in questi mesi è stato lo strumento principale di coordinamento delle azioni sui territori, resterà convocato in modo permanente e sempre pronto a riunirsi in poche ore per assicurare rapidità ed efficacia degli interventi. In questo giorno che possiamo definire di fiducia, più che di festa, il nostro pensiero non può non andare alle decine di migliaia di italiani che non ci sono più e alle loro famiglie. Il modo migliore per rispettare il loro dolore è solo uno: che ognuno compia il suo dovere". Lo scrive su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.