(ASI) "Italia nel Cuore, organizzazione politica nata il 7 novembre 2015 è diventata oggi una realtà vera e propria. Le storie dei suoi fondatori sono le storie dell’Italia di oggi, un paese ridotto sul lastrico da una classe politica che non ha di certo fatto gli interessi dell’Italia e degli Italiani.
I nostri Gazebo stanno suscitando una grande attenzione ed una grande adesione, da parte di chi ormai di questa Europa ne ha chiara la funzione, ovvero demolire la Sovranità di ogni singolo stato e renderlo schiavo alla propria egemonia. L’uscita dall’Europa è un vincolo che è parte integrante dell’atto costitutivo dell'organizzazione stessa e pertanto indissolubile, aspetto questo che identifica Italia nel Cuore come unico e vero partito sovranista. Un partito con un forte e radicato sentimento patriottico volto alla salvaguardia del proprio paese, della propria gente, della propria cultura e dei propri principi costituzionali. Se da un parte l’uscita dall’Europa è un vincolo fondante dell’atto costitutivo, dall’altra è altrettanto fondante il principio di selezione ed incardinamento dei candidati all’interno dell’organizzazione politica stessa, che viene attuato con rigore selezionando candidati che dichiarano con atto scritto di possedere specifici requisiti. L’uscita dall’Europa ci vede impegnati costantemente di domenica in domenica (restrizioni permettendo) nel presidiare le piazze per la raccolta delle firme; firme che vengono inviate ad integrazione della Petizione presentata al Senato e al Presidente della Repubblica.
La vicenda del COVID-19 ha certificato appieno come la classe politica abbia completamente abbandonato al suo destino il Popolo Italiano. Questa politica è sempre più attraversata da "pulsioni antidemocratiche” perché di fatto europeista e sorretta dai potentati bancari, della finanza speculativa e dal nuovo ordine mondiale. I danni prodotti dall'Europa sono sotto gli occhi di tutti. Lo Stato oggi è marcescente poiché è marcio l’uomo politico. Con un uomo politico sano, Stato e società saranno libere e sane e le proprie leggi giuste. Questa è la rivoluzione da fare! Una rivoluzione doverosa che passa attraverso il principio della fedeltà, una fedeltà non solo nelle istituzioni ma ancor prima in noi stessi e verso le nostre origini.
Le battaglie politiche ci hanno insegnato che questi Governi, privi di ogni scrupolo e forti del loro potere (in virtù delle grandi disponibilità di denaro pubblico) utilizzano tutti i mezzi necessari per reprimere legittimi diritti alla libera espressione. Sovente, con atti coercitivi, manifestazioni pacifiche nate nel diritto di espressione (diritto sancito dalla Carta Costituzionale) vengono soffocate con l’uso della forza: col risultato che a farne le spese sono i sempre e solo i cittadini. Attueremo pertanto un processo di rivoluzione democratico che porti con sé quei principi morali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni familiari e sociali. Essere etici non significa dunque solo fare ciò che si deve, ma farlo al meglio delle nostre possibilità e delle nostre competenze. Torniamo tutti a difendere la nostra Italia imboccando un cammino virtuoso. Unitevi con il Cuore al nostro "Esercito". 'Un popolo, che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima, è complice!ì. Con queste parole George Orwell, noto giornalista e scrittore britannico, descriveva la classe dirigente. Erano gli inizi del ‘900, ma ad oggi non sembra essere cambiato nulla."
Lo dichiara il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.