(ASI) "Se il M5s persevera nel tetto di 500 milioni alla norma del Bilancio che incentiva le aggregazioni, mantiene il controllo di MPS, facendo saltare la fusione con Unicredit che avrebbe bisogno di almeno 2.5 miliardi in 'dote', ma espone il sistema bancario italiano a scalate straniere ostili perché impedirebbe anche altre fusioni o aggregazioni certamente necessarie, come quelle che riguardano le Popolari.
Peraltro, con quel 'tetto' solo Agricole ne trarrebbe vantaggio con l’OPA su Crevel che necessità di 'solo' 450 milioni. I soldi degli italiani per finanziare le mire francesi. Olà!".
È quanto scrive in un Twitter il senatore di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir.
"La 'verifica' di governo si sta facendo sul controllo di MPS tra Cinque Stelle, che vuole preservare l’attuale management che ha nominato, e il Pd, che intende riprendersi la banca con la fusione con Unicredit gestita da Padoan. Il braccio di ferro passa dalla norma sul DTA sulla quale si scommette la tenuta del sistema bancario e finanziario del Paese. Loro litigano per appropriarsi di MPS rendendo così vulnerabile il sistema bancario a scorrerie straniere" conclude il senatore Urso.