(ASI) Perugia - “Oggi, 25 novembre, si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Una giornata che è frutto di lotte, sacrifici e che nasce da fiumi di sangue scaturiti dalla violenza contro tante donne innocenti che hanno pagato la sola colpa di essere tali.
Così scrive in una nota la consigliera Francesca Vittoria Renda, capogruppo di Blu in consiglio, portavoce di Perugia Civica e Blu e consigliere delegato alle produzioni cinematografiche. Fortunatamente qualcosa sta cambiando a livello culturale e quell’usanza barbara di picchiare le donne, si sta piano piano combattendo, per quanto la strada ancora è lunga e ci vuole impegno da parte di tutti. L’audiovisivo può aiutare moltissimo per la sensibilizzazione su questa importante e fondamentale battaglia sociale. Pensiamo a film americani quali “Pomodori, verdi fritti (alla fermata del treno)”, “North Country - La storia di Josey” con Charlize Theron, “Sotto accusa” con Jodie Foster o anche ai film italiani quali “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno, “Non ti muovere” di Sergio Castellitto o al film Tv “Io ci sono” con Cristiana Capotondi. Tanto può fare l’audiovisivo e per questo auspico iniziative da parte dai lavoratori del cinema del territorio e delle produzioni cinematografiche/televisive, affinché si diano da fare per realizzare corti, spot, video musicali, film per sensibilizzare maggiormente la popolazione e debellare questa piaga. Nonostante il difficile momento per le scuole il percorso di sensibilizzazione con e attraverso l’audiovisivo deve partire proprio da loro, stimolandoli nella produzione di piccoli corti o anche solo soggetti o brevi racconti. Se una cosa, puoi sognarla, puoi farla e per questo bisogna iniziare a sognare un mondo dove non si parli più di violenza sulle donne. Per realizzare ciò, però bisogna procedere un passo alla volta con convinzione e determinazione, credendo anche nei piccoli progetti. Mi farò portavoce con l costituenda film Commission, affinché vengano realizzati progetti cinematografici che abbiano lo scopo di contrastare questa cieca barbaria. Concludo con una frase di Helga Schneider : “ La violenza sulle donne è antica come il mondo, avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri”.