(ASI) Roma - «Nella significativa giornata del 25 novembre che celebra la lotta contro la violenza nei confronti di tutte le donne, come Presidente nazionale del Sindacato Nursing Up, rivolgo un sentito ringraziamento alle nostre donne, che nel nostro caso sono le nostre infermiere, alle professioniste della sanità italiana che nella vita sono anche mamme e mogli, che lottano ogni giorno con coraggio e cuore, facendosi valere sia sul lavoro che nel ruolo familiare.
In questo momento storico le vediamo impegnate più che mai nel doppio straordinario compito che rivestono. Lottano contro la morte, per difendere la salute degli italiani contro il virus che incombe, accanto ai loro colleghi, rischiando sulla propria pelle, e nel tempo che rimane loro cercano di non far mancare nulla ai figli, ai mariti, ai compagni agli affetti più cari. La violenza contro le donne rappresenta un fenomeno sociale aberrante che non si manifesta solo nelle mura domestiche. Ogni giorno tante infermiere donne, negli ospedali, subiscono violenze dai pazienti, dai parenti di questi ultimi, e sopportano vessazioni psicologiche dai datori di lavoro che non sono tollerabili.
Come sindacato portiamo avanti da tempo una campagna contro la violenza negli ospedali e pensiamo che la celebrazione di questa giornata vada estesa anche ai rischi che le donne corrono ogni giorno nel duro percorso dell’affermazione delle loro qualità e nello svolgimento delicato dei molteplici ruoli sociali che rivestono. Un pensiero forte perciò lo rivolgiamo in particolare anche a quelle infermiere, e i casi non sono pochi, che subiscono forme di violenza di ogni tipo dai loro compagni o mariti, ma mantengono la forza e la lucidità ogni giorno per essere professioniste della sanità degne di tal nome e contribuire a mantenere alto il livello del servizio sanitario italiano».