L’Italia: Supermarket delle Multinazionali straniere. I lavoratori della Teofran sprofondano nei licenziamenti. Acciaierie di Terni : 7500 il numero degli esuberi da mandare a casa nei prossimi tre anni. La Wirpool chiude e si trasferisce in India.

(ASI) Oggi: La decisone circa l’apertura di mobilità di tutti i dipendenti della Treofan di Terni , ha confermato come l’Italia da anni è diventato il Discount Industriale , dove le Multinazionali Straniere fanno la ‘Spesa’.

Il liquidatore ha confermato l’imminente apertura della procedura di mobilità con il licenziamento, dell’organico dipendente.

Un altro Sito storico nel comparto della Chimica europea che sprofonda, nonostante le battaglie delle Sigle Sindacali, con le numerose riunioni al Ministero dello Sviluppo Economico.

Anche in questo caso , come in altri l’atteggiamento è stato arrogante in linea con quello della proprietà della Treofan che, dopo aver incassato i fondi italiani, chiude gli stabilimenti delocalizzando la produzione. La Teofran paga a caro prezzo il passaggio nelle mani di spregiudicati imprenditori stranieri.

Così pure la Wirpool Di recente il dichiarato fallimento della Multinazionale Americana , con la chiusura della fabbrica di Napoli.

Anni di trattative e promesse sui tavoli del Mise, poi l’annuncio in una lettera della multinazionale americana che è stata inviata a tutti i lavoratori dello stabilimento di via Argine che annunciava la chiusr dal 1° Novembre scorso che ha trasferito la produzione in India.

Davanti all’ennesimo disastro non ci sono scuse per il governo che è arrivato debole e tardivo per trattare con la multinazionale. Gli impegni assunti da Wirpool non sono stati rispettati con il piano di reindustrializzazione approvato nel 2018. In più e nonostante la Multinazionale abbia preso contributi dallo Stato, ha deciso la chiusura dello stabilimento.

La ciliegina sulla torta: le Acciaierie di Terni: 7.500 lavoratori , nei prossimi tre anni rischiano di rimanere a casa.

Le ‘Mani’ straniere sull’Italia: Dal 1996 Francia , Germania , Cina, Giappone, Spagna, Inghilterra , Corea, Svizzera , Nazioni con i portafogli ben gonfi, e senza scrupoli a suon di Milioni di Euro procedono ad acquisire ciò che vogliono: Industrie, Aziende , Imprese, Banche,Società., entrano nel mondo alimentare, delle assicurazioni, in società di capitale, e nello Sport.

Nel mondo della moda i Brand più prestigiosi italiani passano di mano. Ammontano a 100 miliardi di euro gli investimenti dei francesi. Solo considerando il periodo compreso dall'ultima crisi - che ha esposto le nostre aziende - si contano 214 acquisizioni: da Pomellato a Brioni, Gucci, Bottega Veneta, in pochi anni finiti nella borsa del colosso francese del lusso Kering (ex PPR) capitanato da François Pinault, o inglobati dal suo rivale Bernard Arnault. Il patron di LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton) negli anni ha infatti rilevato diverse maison, facendo incetta di aziende del lusso Made in Italy.

Nel 2001, Arnault e dopo aver acquistato Emilio Pucci, Arnault , si butta su Fendi, che acquista con una joint venture in tandem con il gruppo Prada, la cui quota viene successivamente rilevata dalla stessa LVMH.

Nel 2011 anche Bulgari passa di mano. Nel 2015 è la volta del marchio di gioielleria Repossi.

I francesi , non si fermano solo davanti al lusso , altri interessi scatenano gli appetiti : la vicenda Mediaset-Vivendi, con una lunga battaglia legale . Una scalata quella del gruppo Bollorè ha avviato mettedo le mani nel gruppo di Cologno, raggiungendo il 28,8% del capitale dopo aver rinunciato all'acquisto di Premium.

Bollorè parallelamente controlla anche Canal+ e Universal Music - è cresciuto in Telecom Italia, toccando quota 23,94% dell'azionariato.

A fare shopping in Italia sono anche i francesi di Edf, il gruppo energetico che nel 2012 compra Edison con un'opa che si conclude con l'acquisizione quasi del 199% del capitale sociale di Edison.

Il carrello della spesa si riempie sempre più, anche Parmalat, Eridania e la catena di supermercati GS. Dopo il crac, nel 2011 Parmalat viene a conquistata da Lactalis, mentre i supermercati Gs cambiano insegna nel 2010 diventando Carrefour, leader mondiale della grande distribuzione, che 10 anni prima aveva rilevato il gruppo fondato negli anni Sessanta da Guido Caprotti (fratello del patron dell'Esselunga, Bernardo) e Marco Brunelli.

Anche le storiche saline di Margherita di Savoia in Puglia con una mega produzione di 800mila tonnellate passano al controllo francese della Salins , così pure la famosa tenuta Greppo del Brunello di Montalcino , acquistata dal gruppo Epi

Non si salvano nemmeno le Banche , la finanza fa gola e dal Rosso , Bianco e Verde , passano sotto l’egida in Bianco, Rosso e Blu.

Bnl, la Banca Nazionale del Lavoro che dal 2006 passa sotto il controllo di Bnp-Parisbas, che ne acquista il 48% da Unipol . Segue Crédit Agricole scende in campo . Dopo la fusione tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa, nel 2007 Intesa Sanpaolo gli cede il controllo di Cariparma e Banca Popolare Friuladria. Si continua con le Assicurazioni Generali cede il 100% di Nuova Tirrenia a Groupama per un controvalore di 1.250 milioni di euro, che comporterà per il gruppo una plusvalenza di circa 240 milioni. Fra i 'colpi' anche la vendita di Pioneer che da Unicredit è passata nelle mani della francese Amundi per oltre 3,5 miliardi di euro.

tabella riassuntiva, aggiornata a ottobre 2018 secondo i dati disponibili online:

Marchio

Proprietario

Nazionalità

Acqua di Parma

LVMH

Francia

Algida

Unilever

Inghilterra

Ansaldo Breda

Hitachi

Giappone

Ansaldo STS

Hitachi

Giappone

Benelli

Qianjiang Group Co. Ltd

Cina

Bertolli

Unilever / Deoleo

Inghilterra / Spagna

Birra Peroni

Asahi Breweries

Giappone

Bnl

BNP Paribas

Francia

Bottega veneta

Kering

Francia

Brioni

Kering

Francia

Buitoni

Nestle via Newlat

Svizzera

Bulgari

LVMH

Francia

Cademartori

Lactalis

Francia

Carapelli

Deoleo

Spagna

Cariparma

Crédit Agricole

Francia

Coccinelle

E-Land Europe

Corea del Sud

Compagnia Italiana Forme Acciaio SPA

Zoomlion Heavy Industry Science and Technology Co., Ltd.

Cina

Conbilel

Oaktree Capital Management

Stati Uniti

Cova

LVMH

Francia

De Tomaso

Ideal Team Ventures Limited

Cina

Dietor

Katjes International Gmbh

Germania

Dietorelle

Katjes International Gmbh

Germania

Dodo

Kering

Francia

Ducati

Audi (via Lamborghini Automobili)

Germania

Edison

Électricité de France

Francia

Energie

Crescent HydePark (via Miss Sixty)

Cina, Singapore (panasiatica)

Eridania

Cristal Union

Francia

Fendi

LVMH

Francia

Ferretti

Weichai Power

Cina

Fiat Ferroviaria

Allstorm

Francia

Fiorucci

Janie e Stephen Schaffer (privati)

Inghilterra

Galatine

Katjes International Gmbh

Germania

Galbani

Lactalis

Francia

Gelati Motta

Froneri International

Inghilterra

Gianfranco Ferré (marchio)

Paris Group International LLC

Emirati Arabi

Grom

Unilever

Inghilterra

Gruppo Gancia

Russian Standard

Russia

Gucci

Kering

Francia

Indesit

Whirpool

Stati Uniti

Invernizzi

Lactalis

Francia

Italcementi

HeidelbergCement

Germania

Krizia

Marisfrolg Fashion Co. Ltd

Cina

La Perla

Sapinda (Lars Windhorst)

Germania

La Rinascente

Central Group

Thailandia

Lamborghini

Audi

Germania

Lanificio Cerruti

Njord Partners

Inghilterra

Locatelli

Lactalis

Francia

Loro Piana

LVMH

Francia

Lumberjack

Ziylan

Turchia

Magneti Marelli

Calsonic Kansei

Giappone

Mandarina Duck

E-Land Europe

Corea del Sud

Merloni

Whirpool (via Indesit)

Stati Uniti

Mila Schon

Itochu Corporation

Giappone

Miss Sixty

Crescent HydePark

Cina, Singapore (panasiatica)

Nastro Azzurro

Asahi Breweries (Gruppo Peroni)

Giappone

Nocrineria Fiorucci

Campofrio Food Group

Spagna

Parmalat

Lactalis

Francia

Perugina

Nestlè

Svizzera

Pininfarina

Mahindra Group

India

Pirelli

Marco Polo International Holding Italy S.p.A.

Cina

Poltrona Frau

Haworth Inc.

Stati Uniti

Pomellato

Kering

Francia

Pucci

LVMH

Francia

Richard Ginori

Kering (via Gucci)

Francia

Safilo

Hal Investments

Olanda

Saila

Katjes International Gmbh

Germania

Saiwa

Mondelēz International

Stati Uniti

San Pellegrino

Nestlè

Svizzera

Sasso

Deoleo

Spagna

Sergio Tacchini

Hembly International Holdings

Cina

Sperlari

Katjes International Gmbh

Germania

Splendid

Jacobs Douwe Egberts

Olanda

Star

GBfoods

Spagna

Telecom Italia

Elliott Management Corporation

Stati Uniti

Valentino

Mayhoola for Investments Spc

Qatar

Valle degli Orti

Frosta

Germania

Versace

Capri Holdings

Stati Uniti

Wind

VEON Ltd. / CK Hutchison Holdings Limited

Bermuda (Regno Unito) / Isole Cayman (Cina)

Di fronte a crisi a passaggi di proprietà nelle mani di multinazionali straniere , potrebbe tornare l'Iri?

Per l'Italia, il suo ritorno rappresenterebbe comunque un vero e proprio cambio di marcia, dopo la stagione delle privatizzazioni degli anni Novanta, tradotto in pratica come un ritorno dello Stato nell'economia.

In prima battuta, gli anni dell’Iri, delle partecipazioni statali, delle banche di interesse nazionale, sono stati gli stessi in cui economia cresceva a tassi molto elevati mentre subito dopo l’avvio della stagione delle privatizzazioni la crescita si è arrestata di fronte ad un ciclo decisivo negli anni del Dopoguerra, e per oltre 70 anni di storia italiana. Da Finmeccanica, a Fincantieri, a Fintecna, compresa Alitalia, Alfa Romeo e Rai nonché lo stabilimento Italsider di Taranto, difficile trovare un'azienda italiana che non sia cresciuta nel 'ventre' dell'Iri.

Oggi tutte le crisi industriali si trattano sui tavoli e nei saloni del MISE (Ministero Sviluppo Economico , vere e proprie anticamere di una morte annunciata. A pagare i tantissimi lavoratori con le annesse famiglie.

Davanti a questa ecatombe, non pensa a fare un passo indietro, mentre le manifestazioni di protesta continuano con tutte le Sigle Sindacali in prima linea.

Purtroppo il contagio  che porta alla malattia e al deprofundis   finale sembra non arrestarsi .

Ci si rifugia nei ratei di Cassa Integrazione , che certamente non risolleveranno l’asticella di quel grafico sull’occupazione nel lavoro da anni in caduta libera , ma soprattutto di quella dignità sociale umiliata nell’ultimo ventennio.

Rosario Murro - Agenzia Stampa Italia

 

 

 

*Foto di repertorio

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