(ASI) "I dati forniti dalla Cgia di Mestre sul lavoro sommerso, dai quali emerge che questa è una realtà prettamente "meridionale", sono terrificanti ma non sono una novità. Gli studi Istat degli ultimi anni gia' avevano evidenziato la gravita' del problema".
Lo ha dichiarato in una nota il Senatore vicentino della Lega Nord, Paolo Franco, della commissione Finanze e Questore del Senato commentando gli ultimi rilevamenti del centro studi Cgia di Mestre sul lavoro. "Quello che salta agli occhi - continua - è invece la differenza di trattamento che subiscono imprese e lavoratori del Nord quando vengono a galla i fenomeni di evasione fiscale o di retribuzioni parzialmente erogate "in nero" come quelle che hanno visto coinvolto il settore concia dell'area di Arzignano: qui si grida allo scandalo e alla vergogna mentre per valori e situazioni enormemente più eclatanti come quelle che riguardano il mezzogiorno si parla di ammortizzatori sociali. Se il Sud vuole continuare ad evadere le tasse e i contributi previdenziali lo faccia pure ma senza che il costo ricada sugli imprenditori e i lavoratori onesti e tartassati del Nord. Ci vuole un bel coraggio declamare l'unita' di un Paese, come l'Italia, che dimostra ogni giorno di piu' di essere diviso nei fatti. Che la finanza e gli ispettorati dei lavoro trasferiscano i loro controlli e le loro strutture piu' dotate al sud, dove - conclude il senatore della Lega- ci sono i problemi, o che si certifichino istituzionalmente contesti politico-amministrativi diversi con diversi gradi di responsabilita".