(ASI) "Il candidato presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto sulla necessità di vedere concretizzato un progetto di termovalorizzatore sul territorio toscano. Nel corso di una videoconferenza Facebook con gli amministratori PD della provincia Pistoiese,
Giani pone questa necessità di ripiego rispetto ad una possibile mancata realizzazione del Bioraffinatore Eni di Stagno. Pur non esistendo ragioni nell’aver posto una condizionalità tra tanto diversi impianti, Giani palesa la evidente preoccupazione per il ritardo storico con il quale il PD della regione Toscana inizia a fare i conti. Questo loro dramma interiore è dato dalla totale assenza, alle spalle della raccolta differenziata, di un sistema di trattamento e di distruzione termica della parte irrecuperabile o non allocabile sul mercato del rifiuto selezionato. Non deve stupire che alle soglia di una storica campagna elettorale, il PD si confronti con se stesso e con la sua fallimentare vicenda regionale. Un partito che ha gestito ma non ha governato, lasciando che la gran parte della “spazzatura” Toscana, compresi i rifiuti speciali, continuassero a fluire nelle ormai straboccanti montagne artificiali delle discariche del territorio. Non una visione, non un progetto di lungo periodo, ma soluzioni tampone, da sempre gestite con una blindatura politica esercitata dalle amministrazioni di sinistra attraverso le piccole e parcellizzate società partecipate, i cui vertici provenivano più da storie di partito che non da quelle dell’impresa. Aziende che sono oggi, con il PDS, DS, PD che le ha create, ad un bivio esistenziale, alla soglia dell’esaurimento delle idee e degli spazi di conferimento, in una confusione di indirizzi industriali alternativi nella sfrenata competizione coi colossi del settore privato".
Così in una nota On. Manfredi Potenti Segretario Commissione Bicamerale di inchiesta ciclo illecito dei rifiuti.