(ASI) Roma - "Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), rivolge un appello al presidente della Repubblica sul rischio chiusura che avvolge le scuole paritarie: “Mi permetto, con il dovuto rispetto, di invocare aiuto non al Capo dello Stato ma al Sergio Mattarella ex allievo del San Leone Magno, una delle tante scuole cattoliche che innervano il sistema dell’istruzione pubblica, seppure non statale, in Italia.
Il pregiudizio opposto dal ministro Azzolina verso le scuole paritarie è miope e ingiustificato, ma ha prodotto un disastro che può essere corretto solo in extremis, con un intervento diretto nel decreto liquidità. Signor presidente, dia ascolto al grido di dolore lanciato da Cism e Usmi, le Conferenze dei religiosi e delle religiose in Italia. Utilizzi il suo potere di moral suasion presso le forze politiche per far sì che votino unitariamente gli emendamenti al decreto liquidità che darebbero respiro alle scuole paritarie. Una su due altrimenti a settembre non riaprirà e questo comporterà per lo Stato una spesa di 2,4 miliardi di euro che in tempo di coronavirus sono certo che il governo del ‘cattolico’ Giuseppe Conte non vorrà accollarsi per un mero pregiudizio ideologico di un suo ministro. L’ex allievo di scuola paritaria Sergio Mattarella che, come me e come l’ormai celebre ‘Giovanni’ e come molti dello staff presenziale, sa bene per esperienza personale diretta quanto grave sarebbe la sparizione dal tessuto dell’istruzione pubblica degli istituti paritari, valuti la possibilità di un intervento urgente prima del disastro. Il Popolo della Famiglia ha già rivolto a tutti i partiti con rappresentanza parlamentare l’appello a sostenere gli emendamenti al decreto liquidità che permetteranno agli istituti paritari di sopravvivere. Altrimenti una scuola cattolica su due certamente chiuderà”. Così in una nota Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famigli.