(ASI) La vicenda del COVID-19 ha certificato appieno come la classe politica abbia completamente abbandonato al suo destino il Popolo Italiano. Questa politica è sempre più attraversata da "pulsioni antidemocratiche” perché di fatto europeista e sorretta dai potentati bancari della finanza speculativa.
Una classe politica che ci governa da anni che ha seppellito tutti quei valori che regolano i principi fondanti di un corretto agire politico. Un agire che dovrebbe essere rivolto ai cittadini, con il fine di tutelare economia e benessere, nonché garantirne l’ordine pubblico. I tempi ormai sono maturi e questa pandemia ha risvegliato anche gli animi dei cittadini più assopiti, gli Italiani che hanno nel cuore il senso della patria hanno ormai ben compreso che destra e sinistra sono i meri burattinai di uno Stato-Anarchico. Una consorteria che mantiene assurdi privilegi creati a scapito della collettività, talmente anarchico fino al punto di disconoscere le proprie origini e la propria cultura, non ci può in alcun modo rappresentare. Risale infatti agli anni ’60 –’70 l’adozione di politiche economiche deleterie per la nostra economia, imposte dai partner europei a beneficio dei loro interessi nazionali. Complice l’insipienza dei nostri governanti succedutisi nel tempo. Si ricordano gli incentivi per l’estirpazione dei vigneti favorendo la produzione di vino francese, i sussidi per l’abbattimento dei capi bovini in modo tale da renderci dipendenti da Francia e Germania (come infatti è avvenuto per la produzione di carne, latte e latticini). Gli incentivi per l’estirpazione di agrumeti in Sicilia a vantaggio delle corrispondenti piantagioni iberiche e per concludere i sussidi per lo smantellamento di impianti siderurgici ritenuti “scomodi” per le economie tedesche e francesi. I danni prodotti dall'Europa sono sotto gli occhi di tutti. Dal 2002 ad oggi è impressionante il numero di aziende Italiane fallite, un dato che porta con se il più alto tasso di disoccupazione nel nostro paese, certificando un declino costante e inarrestabile. Lo Stato oggi è marcescente poiché è marcio l’uomo politico. Lo Stato si muove e si muta se noi ci mutiamo ed un rinnovamento si avrà solo nella misura in cui ciascuno di noi si sforzerà di divenire un uomo nuovo. Con un uomo politico sano, Stato e società saranno libere e sane e le proprie leggi giuste. Questa è la rivoluzione da fare! Una rivoluzione doverosa che passa attraverso il principio della fedeltà, una fedeltà non solo nelle istituzioni ma ancor prima in noi stessi e verso le nostre origini. Le battaglie politiche ci hanno insegnato che questi Governi, privi di ogni scrupolo e forti del loro potere (in virtù delle grandi disponibilità di denaro pubblico) utilizzano tutti i mezzi necessari per reprimere legittimi diritti alla libera espressione. Sovente con atti coercitivi manifestazioni pacifiche nate nel diritto di espressione (diritto sancito dalla Carta Costituzionale) vengono soffocate con l’uso della forza: unico risultato che a farne le spese sono i cittadini. Ecco quindi che il MIC non presterà il fianco e non si farà manganellare nelle piazze da questi politicanti, mentre assistono indisturbati a queste macellerie sociali nei loro salotti. Attueremo pertanto un processo di rivoluzione democratico che porti con se quei principi morali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni familiari e sociali. Essere etici non significa dunque solo fare ciò che si deve ma farlo al meglio delle nostre possibilità e delle nostre competenze. Il MIC fortemente crede nel valore dell’onestà, principio che si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani quali l’ipocrisia e la menzogna che sono ormai nel DNA della politica Italiana. L’onestà è infatti quel principio che riveste un’importante centralità nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti dello stato di diritto. Oggi Italia nel Cuore si concretizza come iniziativa di valore destinata a durare nel tempo. Una iniziativa nata per cancellare definitivamente una politica fatta di chiacchiere e di false promesse, una politica arrogante e nebulosa come sono i politici che ci hanno governato. Politicanti incuranti degli interessi paese che difendono orami da 50 anni il proprio scranno hanno ancora l’ardire di voler continuare a governare l’Italia dopo averlo portato allo sfascio. Ricordiamo a tutti che anche in quest’ultima legislatura un politico su tre ha cambiato casacca. Questa è la rivoluzione da fare, una rivoluzione doverosa e silenziosa che passa attraverso il principio della fedeltà. Una fedeltà non solo nelle Istituzioni ma ancor prima in noi stessi e verso le nostre origini. E’ questo l’appello che Italia nel Cuore fa a tutti gli Italiani, un appello affinché tutti ritrovino l’ardore e ritornino alle urne fieri di essere Italiani ! Fomentiamo allora una “rivoluzione” che trovi il proprio compimento nella cabina elettorale “Con quella matita, che è più forte di qualsiasi arma, che è più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello” (come scriveva Paolo Borsellino). Torniamo tutti a difendere la nostra Italia imboccando un cammino virtuso. Unitevi con il Cuore al nostro “Esercito”. Lo scrive in una nota il Coordinatore Nazionale del Movimento Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.