(ASI) La circolare del Soggetto attuatore per la sorveglianza sanitaria dei migranti, che invita le Prefetture sarde a individuare i luoghi di quarantena per i migranti che arrivano sul territorio autonomamente - quindi, dopo un'attenta lettura, quelli che arrivano sui barchini, senza essere stati soccorsi in mare - sembra superflua per la Sardegna, dato che sul territorio sardo sono già arrivati migranti in pieno lockdown.
La Prefettura ha già individuato la struttura della ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir come luogo di quarantena, ed è difficile ipotizzare che avvengano sbarchi in un territorio sardo diverso da quello sotto il controllo della Prefettura di Cagliari.
Nel caso in cui la Prefettura ritenesse necessario individuare ulteriori strutture, il Soggetto attuatore si riferisce, come possibilità in ultima istanza, ai poteri di requisizione di beni immobili, conferitigli dall'illegittimo, perchè anticostituzionale, decreto-legge n.18 del 2020. È questa la parte inquietante della circolare. Nel caso in cui la Prefettura avviasse trattative coi privati per individuare beni immobili in cui alloggiare immigrati clandestini in quarantena, invitiamo i sardi a non farsi comprare per pochi spiccioli, e a resistere anche davanti al malcelato dittatoriale spettro della requisizione, nonostante l'immobilismo del Governo stia decretando la rovina economica di tutto il popolo italiano.
Sia il Decreto di Borrelli del 12 aprile che la Circolare del Soggetto Attuatore del 14 aprile suonano come un indiretto invito a procedere con l'immigrazione clandestina, dato che nonostante i porti italiani siano stati dichiarati "luoghi non sicuri", i clandestini vengono accolti e sistemati in quarantena, per poi essere probabilmente immessi nel circuito dell'accoglienza." Lo dichiara in una nota Daniele Caruso - Segretario Regionale - Movimento Sociale Sardo- Destra Regionale.