(ASI) Tutto nasce da un'informativa di Giuseppe Conte in Parlamento. Questa mattina il Presidente del Consiglio è intervenuto in Senato sull'emergenza Covid-19 e sul decreto “Cura Italia”, come aveva fatto ieri alla Camera.
Tra l'altro ha sottolineato "la piena disponibilità" del Governo al confronto e al dialogo con l'opposizione. Tuttavia non tutte le istanze della opposizione hanno potuto essere accolte.
Il leader della Lega si è dimostrato parzialmente soddisfatto. Parzialmente, perché "noi andiamo e siamo disponibili a tavoli, tavolini e cabine, ma ci interessa la sostanza: accolgano almeno alcune delle nostre proposte." Nel suo intervento in Senato Matteo Salvini ha elogiato l'ex Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi: "Grazie Draghi per le sue parole: è caduto il mito del non si può fare debito. Benvenuto, ci serve l'aiuto di tutti, anche del suo. Sono contento di quello che potrà nascere da questa intervista".
Precedentemente in una intervista a Radio Capital anche Matteo Renzi aveva spezzato una lancia in favore del l'ex Presidente della BCE: Bene la ricetta indicata da Mario Draghi."
Sia Salvini sia Renzi si riferivano all'intervista di Mario Draghi rilasciata al Financial Times. La rIcetta economica di Draghi potrebbe essere condivisibile: "Agire subito per evitare la depressione economica. Le banche prestino soldi a costo zero alle imprese disposte a salvare posti di lavoro." Ma - si dovrebbe aggiungere -, purché tutto però sia condizionato da un prestito senza interessi e da un periodo di restituzione quarantennale. Che i due Mattei aprano a Draghi politicamente ha un significato ben chiaro. Ma, ci perdoni il Prof.Draghi, la democrazia parlamentare in Italia è da troppo tempo sospesa. Tuttavia, ben venga Draghi come Presidente del Consiglio, se saranno gli elettori a sceglierlo.