(ASI) Roma - Appello del PdF Piemonte al Governatore Cirio circa le misure da prendere nei confronti dell’emergenza Corona virus. Come è noto il Piemonte, per recente dichiarazione, del Governatore medesimo, risalente alla sera del 20 u.s, sta vivendo una situazione drammatica, nonostante le misure prese e il senso di responsabilità di moltissimi cittadini.
Secondo le proiezioni i casi di contagio in pochi giorni raddoppieranno. A poco serviranno i posti per la terapia intensiva, che, grazie al potenziamento sono stati quasi raddoppiati ma già sono pressoché esauriti, mentre il rifornimento di attrezzature e di materiale medico è fermo e il personale ospedaliero, malgrado i rinforzi, è stremato.
Il Popolo della Famiglia-Piemonte prende atto che la nostra Regione ha compiuto un enorme sforzo e che è tuttavia costretta a chiedere aiuto urgente al Governo. In attesa delle nuove misure che si potranno attuare lancia un appello al Presidente Cirio affinché organizzi uno screening di massa contro il Covid-19, seguendo l’esempio virtuoso attuato dal governatore Zaia in Veneto. Occorre con urgenza testare gli asintomatici, per prevenire e contenere. Il costo di un singolo tampone è sicuramente più abbordabile delle spese necessarie per una degenza ospedaliera.
È noto che il Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi delle regione Piemonte ha tenuto conto delle linee guida espresse dall’Organizzazione mondiale della Sanità il 2 marzo scorso. Secondo tali indicazioni «il test deve essere basato su dati clinici ed epidemiologici che indichino a priori la verosimiglianza dell’infezione. Pertanto il test di asintomatici o paucisintomatici può essere considerato in soggetti che abbiano avuto un contatto stretto con un caso confermato. Tuttavia i protocolli di screening devono essere adattati alla situazione locale e alla continua elaborazione della definizione di caso, basata sulla evoluzione delle conoscenze sulla malattia». Il Consiglio superiore di Sanità, nel documento del 26 febbraio 2020, aveva a sua volta concluso che «in considerazione del fatto che il contributo da potenziali casi asintomatici alla dinamica della diffusione epidemica appare limitato, viene raccomandata l’esecuzione dei tamponi ai soli casi sintomatici con sindrome simil-influenzale non attribuibile ad altra causa».
Il PdF già dal 22 febbraio lanciava l’allarme invitando il lockdown degli ultrasessantacinquenni. È stato messo in atto con almeno due settimane di ritardo e danni conseguenti che si potevano evitare, agendo con tempestività. Ora il PdF insiste per ottenere una misura di buonsenso: si controllino a tappeto anche gli asintomatici. Questa prevenzione, per quanto complessa, unita all’isolamento obbligatorio dei soggetti più a rischio, eviterà il disastro del sistema sanitario nazionale e accelererà i tempi della ripresa.
Ringraziando per l’attenzione, invio distinti saluti
Prof. Cristina Zaccanti
Presidente del “Popolo della Famiglia-Piemonte”