(ASI) Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), contesta il decreto appena varato dal governo: “Il contributo una tantum per il mese di marzo per i lavoratori autonomi valutato in 600 euro spiega con chiarezza che valore danno Pd e M5S ai milioni di partite Iva che sono l’ossatura del sistema produttivo italiano.
Non a caso il lavoro di queste persone, spesso giovani padri e madri di famiglia, viene monetizzato meno del reddito di cittadinanza. Nell’Italia giallorossa conviene non far nulla piuttosto che lavorare autonomamente. Quel contributo da 600 euro è una elemosina da rifiutare per dignità. Il governo raddoppi almeno la cifra, parametrandola al salario medio di un lavoratore a cinque anni dal primo impiego”.
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