(ASI) Roma - “Una delle novità principali della legge di Bilancio 2020 è il taglio del cuneo fiscale, cioè la riduzione delle tasse sui lavoratori dipendenti con reddito fino ai 35 mila euro annui con dotazione di 3 miliardi di euro per il 2020 e di 5 miliardi annui a decorrere dal 2021, in buona sostanza 8 miliardi certi nel triennio”.
È quanto afferma la parlamentare 5Stelle in commissione Lavoro, Tiziana Ciprini, che aggiunge: “la misura interessa una platea di oltre 14 milioni di lavoratori. Il gruppo più grande, da circa 11,7 milioni di contribuenti, è quello che riceverà il bonus Renzi rafforzato, con l’aumento a 100 euro al mese degli attuali 80. La cifra da 80 euro riguarderà invece un secondo gruppo, da 2,4 milioni di contribuenti, che oggi non hanno diritto al bonus Renzi. C’è poi una terza fascia, quella con i redditi più alti all’interno dei lavoratori dipendenti interessati dal taglio al cuneo, che conta circa 900mila persone e che riceverà un beneficio decrescente all’aumentare del reddito. Dopo 25 anni di salari fermi al palo e alla vigilia di un'importante stagione contrattuale che coinvolgerà milioni di lavoratori, questa è la soluzione per aumentare i salari e far ripartire in consumi, senza generare conflitto sociale. Basti sapere – prosegue Ciprini – che il cuneo fiscale medio per un lavoratore in Italia è al 47,9 per cento, quasi 12 punti sopra la media OCSE (36,1 per cento). Appare quindi evidente quanto sia importante la riduzione della percentuale del cuneo fiscale: diminuire il costo del lavoro significa incentivare l’occupazione e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, avendo più risorse economiche da spendere e investire. Insomma un circolo virtuoso che produrrebbe effetti positivi non soltanto nel mercato del lavoro” – conclude Ciprini.