(ASI) Roma – Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha creato una direzione generale che si occuperà esclusivamente di bonifiche e sarà fondata su due Capi dipartimento, chiamati a coordinare i temi generali focalizzati rispettivamente sugli aspetti di tutela e salvaguardia ambientale e sulle politiche di transizione ecologica, e otto Direzioni generali, a presidio dei settori di competenza.
“Tale task force sarà decisiva per imprimere una svolta sui Sin (Siti inquinati di interesse nazionale) e superare la lentezza burocratica che per troppo tempo ha tenuto in ostaggio territori che necessitano di interventi urgenti” – afferma il presidente Comagri Filippo Gallinella, che aggiunge: “basti sapere che, fino al 31 dicembre, chi si occupava di bonifiche aveva anche la responsabilità del dissesto idrogeologico e della tutela delle acque e depurazione: potete immaginare la mole di lavoro? Ciononostante lo scorso anno il ministero dell’Ambiente ha sbloccato alcune situazioni critiche facendo partire le bonifiche nella Valle del Sacco, attese dai cittadini da oltre 15 anni, quella del Sin Caffaro a Brescia, e passi avanti sono stati fatti anche a Gela, Milazzo, Porto Torres, Augusta e per la Stoppani di Genova. Ma ancora resta molto lavoro da fare per i siti nazionali e poi ci sono i Sir, i siti da bonificare di competenza delle Regioni, che il Governo affiancherà affinché riescano finalmente a procedere: in Umbria, ad esempio, non c’è solo il discusso Sin di Terni-Papigno il sito di interesse nazionale esteso su 655 ettari da anni in attesa di un'opera di risanamento. Nella regione si contano molte altre zone che meritano bonifiche e che ho segnalato quando ero all’opposizione: adesso, con il ministro Costa dalla nostra parte, auspico che si intervenga con tempi e modi necessari anche in base alle varie urgenze. Purtroppo tutte le amministrazioni hanno sempre latitato sotto questo profilo, rendendosi anche un po' complici. Solo con una task force dedicata esclusivamente alle bonifiche potremo portare a casa i risultati che il Paese chiede da anni e, in tal senso, mi auguro che questa nuova Giunta si attivi quanto prima per tutelare l'ambiente umbro, perché ad oggi non si è visto alcun segnale politico” – conclude Gallinella.
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