(ASI) "Clamoroso a Firenze in consiglio comunale il Pd boccia (con la Lega) una mozione che di fatto si oppone al piano casa della Ministra De Micheli. "Quanto successo nel consiglio comunale di Firenze ha dell'incredibile.
Si discuteva una mozione presentata dai consiglieri Bundu e Palagi attraverso la quale si intendeva impegnare il comune a mettere in atto controlli incrociati tra utenze e immobili per stanare il nero e una mappatura degli immobili inutilizzati. Scandaloso per il Pd e la Lega del Comune di Firenze.
La bocciatura da parte della maggioranza è clamorosa in quanto è un atto che di fatto si contrappone platealmente al piano casa da un miliardo di euro che la ministra De Micheli dovrebbe inserire nella legge di bilancio proprio basato sulla rigenerazione e riutilizzo degli immobili inutilizzati pubblici e privati. Ma in contraddizione anche con la lotta all'evasione fiscale che si annida proprio nelle locazioni a nero o nei b&b irregolari.
La mozione presentata dai due consiglieri di sinistra era di puro buon senso come si fa rigenerazione urbana senza una mappatura aggiornata degli immobili cielo terra inutilizzati ? Come potrà il comune di Firenze partecipare al piano casa che la Ministra De Micheli intende avviare? Davvero incomprensibile questo voto contrario del pd che di fatto si trova schiacciato sulle motivazioni con le quali la lega ha motivato il suo voto contrario. Spero e voglio augurarmi che il voto contrario in consiglio comunale sia oggetto da parte del gruppo pd di ripensamento e che si possano recuperare le proposte bocciate e di buon senso in un altro atto consiliare. Il Pd lo deve alla Ministra De Micheli, al buon senso, alla città, ai precari della casa. Anche dimostrando che il Pd a Firenze è altro dalla Lega e che la stagione degli aiutini alla speculazione immobiliare sono finiti.". Dichiarazione Massimo Pasquini segretario nazionale Unione Inquilini.
Qui l'atto bocciato:
Mozione N. 2019/00584 Tipologia: Mozione
Soggetti proponenti: Antonella Bundu, Dmitrij Palagi
Oggetto: per il censimento del patrimonio immobiliare sfitto e invenduto
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- il problema dell’emergenza abitativa è comune a molti insediamenti della città metropolitana fiorentina, a cominciare dal capoluogo e dai comuni contermini;
- l’abitazione è elemento essenziale nell’organizzazione della propria vita familiare e sociale;
Rilevato invece come nella nostra società l’abitazione non sia considerata “diritto”, in quanto bisogno primario dell’individuo, bensì come asset patrimoniale personale o societario, oppure come mero prodotto
scambiato sul mercato in base agli equilibri della domanda e dell’offerta;
Considerato che cresce significativamente il numero delle famiglie che rischiano di perdere l’abitazione perché impossibilitate a pagare canoni di locazione onerosi, spesso insostenibili, conducendole in una condizione di “morosità incolpevole”;
Appreso da una ricerca demoscopica realizzata da un operatore immobiliare specializzato in locazioni che in Italia risulterebbero essere oltre sette milioni le case non occupate (oltre il 22% del totale), dove in Toscana le percentuali scendono di poco (rimanendo di poco sopra il 20%, con oltre 385.000 unità immobiliari non abitate);
Evidenziato:
- come sia pertanto necessario trovare delle soluzioni non meramente contingenti, onde aumentare la disponibilità di alloggi e riducendo comunque in modo significativo il disagio abitativo;
- come altri comuni abbiano da tempo avviato attività di monitoraggio, ricerca e sistematico
censimento degli alloggi sfitti e/o abbandonati, al fine di destinarli a progetti di sostegno per tutte le famiglie in situazione di disagio abitativo;
Ricordato che con l’o.d.g. n. 2016/00101, era stato proposto al Consiglio di effettuare un censimento degli immobili sfitti nell’area Unesco, collegandosi alla deliberazione n. 548/2015, su iniziativa del Gruppo
consiliare di Firenze Riparte a Sinistra, ordine del giorno con cui si chiedeva espressamente di:
effettuare di concerto con l’agenzia delle Entrate un censimento degli immobili sfitti nell’area Unesco;
mettere a punto misure per il sostegno e la protezione della residenza nel centro storico;
Impegna il Sindaco e la Giunta a:
promuovere, attraverso la collaborazione degli uffici competenti, un censimento pubblico del
patrimonio edilizio abbandonato, sfitto e/o invenduto da oltre due anni, ad uso abitativo e non abitativo, attivando controlli incrociati sulle utenze, sulle residenze, sulla registrazione dei contratti di affitto, sul pagamento dell’IMU, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione dell’A.C.;
mettere a disposizione del Consiglio un report periodico, almeno semestrale, di aggiornamento del censimento di cui sopra, in cui sia evidenziata la proprietà degli immobili/terreni censiti (privato o pubblico, e, se pubblico, come classificato, con particolare rilievo per quanto al c.d. “federalismo
demaniale” e per gli immobili/terreni in fase di alienazione).
La Consigliera, Antonella Bundu
Il Consigliere, Dmitrij Palagi