(ASI) "A Bersani che pretende addirittura la rinuncia all’articolo 8 rispondiamo che non se ne parla proprio nel nome, da un lato, della sua corrispondenza a una delle piu’ esplicite richieste della Bce e, dall’altro, di un consenso che ha visto convergere la maggioranza e il Terzo polo oltre alla sua accettazione da parte della maggioranza degli attori sociali". Lo ha affermato in una nota il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.
Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, non fa attendere la propria risposta al Ministro Sacconi ed in una nota diffusa dal Pd fa sapere: "Chi chiede responsabilità non può essere irresponsabile. Chi mina la coesione sociale è irresponsabile. Continua a restare incomprensibile perché il governo si ostini a tenere nel testo della manovra l'articolo 8. Non contribuisce in nessun modo a far entrare un euro nella casse dello Stato, colpisce la coesione sociale, pilastro di ogni ripresa e, peraltro, non piace neanche a Confindustria. Curioso poi, e incomprensibile, in un momento come questo e di fronte al comportamento responsabile dell'opposizione, - prosegue Anna Finocchiaro - che il ministro Sacconi continui ad attaccare il più grande partito politico e il più grande sindacato del Paese. Tutto questo non ha niente a che fare con una politica orientata a tirare l'Italia fuori dai guai. Pare che il governo stia per presentare una nuova ipotesi di intervento. Occorre rafforzare la manovra. Lo diciamo da settimane, e tanto più lo ribadiamo oggi. Siamo pronti e sottolineiamo che all'Italia serve una manovra che metta in sicurezza i conti, sia orientata alla crescita e garantisca equità e coesione sociale. La politica consiglierebbe una risposta, non silenzio o, peggio, insulti".