(ASI) Un cesto Doc con il meglio del Made in Italy per lasciare un concreto ricordo dell’Italia è stato preparato dalla Coldiretti per il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo, in vista delle decisioni che dovranno essere assunte sui dazi ai prodotti europei.
Si tratta di una selezione dei migliori prodotti italiani che arrivano sulle tavole degli Stati Uniti che complessivamente valgono 4,2 miliardi di euro e che potrebbero essere colpiti da pesanti tariffe, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dalla Mozzarella di Bufala Campana al Pecorino, dai Prosciutti di Parma e San Daniele all’ Extravergine di Oliva, ma anche pasta, conserve di pomodoro, Prosecco, Chianti e Primitivo ed altri vini oltre ad una selezione di tipicità dell’Abruzzo, terra di origine del rappresentante del Governo Usa.
Allegato al cesto la lettera del Presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ricorda come la Coldiretti “Fin dai tempi in cui a rappresentare il Suo Paese in Italia c’era l’ambasciatrice Claire Booth Luce ha costituito nel nostro Paese, un tessuto produttivo e sociale affidabile e fermamente legato ai principi democratici e alle relazioni privilegiate fra Usa e Italia”. Sfortunatamente in questa congiuntura storica l’Italia – sottolinea Prandini - rischia di pagare un prezzo assai elevato pesanti ipoteche sul nostro export agroalimentare negli Usa. Siamo consapevoli che i dazi potrebbero incidere in maniera pesante su cibi e bevande che facciamo arrivare sulle vostre tavole e che a loro volta rappresentano – oltre che un significativo fattore economico per l’Italia – un elemento di benessere legato alla ‘dieta mediterranea’ e simbolicamente un pezzo di identità italiana di cui gli Usa hanno sempre mostrato un sincero riconoscimento. Le voci del nostro bilancio agroalimentare – prosegue il presidente della Coldiretti - sono già state severamente colpite dall’embargo voluto dalla Russia dopo le sanzioni decise dall’Unione Europea in uno spirito di alleanza con gli Stati Uniti; un’ulteriore contrazione avrebbe effetti non agevolmente recuperabili. In virtù di legami antichi, di origini comuni e di un futuro – conclude Prandini - che l’Italia saprà certamente disegnare assieme ad un alleato a cui storicamente deve moltissimo, Le chiediamo di considerare con particolare attenzione il capitolo relativo all’agroalimentare. Per questo ci permettiamo di offrirle simbolicamente alcuni gioielli del patrimonio enogastronomico italiano tra i quali ci auguriamo riconosca anche alcune specialità della terra di origine della sua famiglia.