(ASI) "Con la scusa di un odio diffuso tutto da dimostrare, Facebook mette il bavaglio a chi non è supinamente in linea con il pensiero unico politicamente corretto. O si è disposti ad appaltare a Zuckerberg il proprio pensiero su famiglia, unioni e adozioni gay, immigrazione e questione climatica o si è fuori", si legge nel comunicato diffuso dagli organizzatori.
"Ti ribelli? Stai odiando e devi essere messo al bando", prosegue la nota.
Ma dal movimento di Roberto Fiore – è oggi sufficiente pubblicare una sua foto per essere censurati – è partito il tam tam della mobilitazione aperta a tutti, unico simbolo il Tricolore.
E così, le piazze di Catania, Catanzaro, Foggia, Roma, Pistoia, Ravenna, Torino e Verona, sabato 21 settembre, Perugia e Milano (domenica 22) vedranno scendere in piazza i nazionalisti e non solo. L'invito a manifestare è rivolto, infatti, "ad ogni italiano libero che voglia mostrare il coraggio di opporsi oggi alla censura delle idee, per non perdere il diritto di esprimersi domani, visto che il governo Conte bis minaccia di fare come Facebook anche fuori dai Social".