(ASI) Al segretario Pd Bersani, che ha chiesto la rinuncia della prescrizione a Penati, esponente del suo partito indagato per corruzione, hanno risposto gli onorevoli del Pdl Chicchitto e Gasparri.
"Bersani - ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori Pdl - spera di farla franca come i suoi predecessori graziati dal Di Pietro magistrato che così, salvati dalla tangente Enimont i capi Pds, D' Alema, Veltroni e Fassino, si avviò verso la carriera ministeriale". Gasparri dice che "si scrive Penati e si legge Bersani" e parla di un "modello di partito" e di "intrecci antichi con finanziamenti illegali esteri e di coop rosse". Sulla falsa riga di Gasparri, giungono anche le parole del presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto: "Penati non è né mariuolo né criminale solitario. L' inchiesta porta alla luce un sistema di potere che viene dal Pci-Pds". I tre esponenti dell'attuale Pd chiamati in causa dalle parole di Gasparri, ossia D'Alema, Veltroni e Fassino, annunciano querele nei confronti del capogruppo dei senatori del Pdl.