(ASI) Roma – “Con l’approvazione all’unanimità della risoluzione su latte ovicaprino, in commissione Agricoltura alla Camera, abbiamo impegnato il Governo a regolamentare e garantire la tracciabilità della filiera: portiamo così a compimento, anche con il contributo delle altre forze politiche, un percorso a cui il Movimento 5 Stelle ha lavorato fin dal primo giorno di legislatura”.
Ad affermarlo è il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, che aggiunge: “questo intervento si è reso necessario al fine di valorizzare il lavoro dei pastori ed eliminare squilibri e forme di sfruttamento. Tracciabilità, infatti, significa affrontare le principali criticità scaturite nella protesta dei pastori sardi. Fino ad oggi, non era possibile conoscere nel dettaglio quale fosse la quantità di latte prodotto, quanto di questo venisse trasformato in Pecorino Romano o in altre produzioni, quanto latte fosse esportato e quanto ne importassimo. Nel corso delle audizioni alla Camera – prosegue Gallinella – ciascun attore della filiera, ha fornito dati diversi sulle produzioni, spesso basati su stime non verificabili: si è dunque resa necessaria l’istituzione di una banca dati della filiera del latte, che ci consenta di monitorare il settore e scongiurare abusi e storture. Un altro elemento importante è che, l’impegno a tener traccia dei dati, non sarà in capo agli allevatori, già gravati da tante incombenze burocratiche: contrariamente al passato, essi potranno disporre di dati aggiornati, verificandoli e facendosi parte attiva, consapevole e informata su tutte le fasi, dalla produzione alla trasformazione. Sarà il primo acquirente a dover registrare mensilmente il latte crudo acquistato dagli allevatori nazionali e quello proveniente dai Paesi europei o da Paesi terzi, mentre le aziende di trasformazione dovranno registrare i prodotti trasformati e le relative giacenze di magazzino. Allevatori, associazioni di categoria e tutte le figure accreditate nella banca dati del SIAN, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, potranno consultare i dati. La tracciabilità è solo un primo passo: i prossimi – conclude Gallinella – riguarderanno la programmazione della filiera e lo sviluppo tecnologico, affinché gli allevatori siano in grado di modernizzare i loro impianti ormai fermi da decenni e, al fine del successo di questo percorso, saranno fondamentali il protagonismo e la coesione tra gli allevatori”.