(ASI) Roma - «Ritardi, scadenze puntualmente rinviate e mobilità nel caos più totale. La storia dei lavori sul viadotto della Magliana è la riconferma dell’incapacità della giunta Raggi. Vorrei soltanto sapere per quanto ancora i romani saranno gli unici a farne le spese.
A quasi cinque mesi dall’inizio di questi benedetti lavori non si riesce ancora a vederne la conclusione. Intanto, giorno dopo giorno, automobilisti e pendolari continuano a essere costretti ad affrontare disagi che non si si limitano solo agli imbottigliamenti causati dal traffico provocato da chi percorre il viadotto.
Stando a quanto abbiamo appreso oggi in Commissione Trasparenza, il cantiere è fermo perché alla ditta che ha vinto l'appalto per la messa in sicurezza del viadotto non è stato ancora consegnato un corrimano di acciaio. E così si continua a bloccare un intero quadrante cittadino, creando file interminabili che arrivano addirittura a intasare la via del Mare e la aree di viale Marconi e piazzale Meucci.
Inutile aspettarsi chiarimenti dall’assessora ai Lavori Pubblici: ogni volta che accenna alla conclusione dei lavori il termine degli stessi slitta. E questo dal 21 agosto è già accaduto cinque volte».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.