(ASI) Altro che manovra economica! Quella frettolosamente approvata è un insieme disordinato di norme inadeguate ed inique, urgente per colpire le fasce più deboli e differita al 2013/2014 per colpire caste e privilegi. Un frettoloso pezzo di carta, da esibire per elemosinare ed ottenere da organismi europei qualche settimana di ossigeno, per impedire e rinviare il tracollo del sistema Italia.
Un frettoloso straccio di manovra, che, però, sin da subito, colpisce pensionati e pensionate, introduce ticket sanitari e, poi, annuncia il rinvio al 2013/2014 dei futuri tagli agli sprechi. In realtà la maggioranza non intende tagliare sprechi, neanche in futuro: la bocciatura la scorsa settimana della proposta dell'IdV di soppressione delle province ne è eloquente conferma. La soppressione delle province, infatti, richiede una legge costituzionale che - in base a tempi e procedure vigenti - avrebbe potuto, al più presto, divenire operativa soltanto tra un paio di anni.
La manovra che non abolisce ne' diminuisce le auto blu, stabilisce al contrario, che esse non possano superare i 1600 cc di cilindrata. Questo imporrà acquisto di nuove auto al di sotto di 1600 cc, in aggiunta alle auto esistenti e resteranno tutte, e integre, le spese per il personale addetto al servizio.
Una frettolosa/iniqua manovra che, oltre la introduzione dei ticket, riduce gli stanziamenti del Fondo Sanitario Nazionale: così,sempre di più, soltanto chi può pagare potrà avere adeguati servizi e cure.
Una frettolosa e iniqua manovra, che non si occupa del crollo dei redditi delle famiglie e dei redditi di lavoratori e imprenditori veri e seri.
Una frettolosa e iniqua manovra, che nulla prevede per combattere seriamente l'evasione fiscale e per una diversa distribuzione del peso fiscale: chi ha meno e chi non evade continuerà a pagare e a pagare di più e chi ha di più ed evade continuerà a non pagare o a pagare di meno. Anche, in questo caso, gli interventi fiscali sono rinviati ad altre leggi che verranno?
E ancora, nessun taglio alle indennità dei parlamentari, nessuna norma per l'accorpamento obbligatorio dei Comuni, nessun taglio delle Province nè degli enti inutili, nessun intervento per ridurre stipendi supergonfiati di manager pubblici, nessun aumento di tassazione delle rendite finanziarie nè delle somme ammesse all'odioso privilegio dello scudo fiscale (speculatori, mafiosi, parassiti, evasori fiscali ringraziano).
Da lunedì, dopo riapertura di borse e mercati, apparirà chiara l'insufficienza di questa frettolosa manovra, mentre sin d'ora appare chiara la sua profonda iniquità. Da lunedì, toccherà a tutti gli italiani liberi e indignati - ed è cio che continuerà a fare l'Italia dei Valori - cacciare questo Governo e andare a nuove elezioni per dotare il Paese di un Governo legittimato e credibile, che possa correggere le norme odiose oggi approvate e realizzare una vera, seria ed equa manovra economica. L'Italia non può aspettare: ha bisogno di un Governo credibile. L'Italia deve liberarsi al più presto di Berlusconi e del berlusconismo; dobbiamo liberare l'Italia da un governo con il suo carico di malaffare, con parlamentari che la magistratura ritiene dover arrestare e con un Ministro, Saverio Romano, imputato per mafia che rimane in carica e pretende di rappresentare l'Italia.
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