(ASI) Roma - "Il fiume Sacco è ormai un veleno che scorre nel cuore di un'area che è Sito d'interesse nazionale, nel frusinate. A causa di continui sversamenti illegali di detergenti, vernici ed emulsionanti ormai il corso d'acqua è ricoperto di una schiuma bianca altamente nociva. E le autorità competenti, la Regione Lazio così come gli enti locali, non fanno che rimbalzare le responsabilità. Ma nessuno muove un dito". E' la denuncia di Mauro Antonini, responsabile del Lazio per CasaPound Italia, che torna a porre l'accento sul pericoloso inquinamento della Valle del Sacco. "Da Zingaretti alla Meloni, maggioranza e opposizione in Regione Lazio, non fanno che dire 'bisogna fare qualcosa', ma a tutt'oggi i residenti sono sempre più colpiti da questa piaga ambientale, che mette a rischio la salute e la sicurezza", spiega Antonini.
"In un fiume dove un tempo c'erano i pesci adesso covano sostanze altamente nocive e cancerogene. L'incidenza tumorale - avverte il responsabile di Cpi - nell'area è a livelli allarmanti. CasaPound dice basta con lo scaricabarile: chi deve intervenire lo faccia subito. A partire dall'Arpa Lazio, l'agenzia ambientale della Regione".
"E all'opposizione alla Pisana diamo un consiglio: è ora di fare davvero qualcosa per il bene dei cittadini, invece di passare il tempo a fare le pantomime con fantomatiche mozioni di sfiducia. Quando è sotto gli occhi di tutti l'inciucio Pd-M5S. Soltanto CasaPound, ancora una volta, è al fianco dei cittadini. Bonificare subito la valle e il fiume Sacco. Restituiamo alla natura quella che dovrebbe essere un'area protetta", conclude Antonini.
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