(ASI) Roma - "Il governo del cambiamento alla sua nascita si era posto un obiettivo prioritario mediante il "contratto": invertire la rotta rispetto a cattive pratiche consolidatesi con gli esecutivi del passato. Tra queste, c'era indubbiamente quella delle delocalizzazioni selvagge che tanto hanno danneggiato il tessuto produttivo del nostro paese.
L'accordo di ieri raggiunto al Mise grazie all'opera del vicepremier Di Maio tra Whirlpool e sindacati segna un cambio di passo significativo. Oltre agli 800 esuberi scongiurati, infatti, il trasferimento dalla Polonia allo stabilimento marchigiano di Comunanza della produzione di lavatrici e delle lavasciuga a incasso rappresenta un primo felice caso di "rilocalizzazione". Si parla tanto in questi giorni di misure per la crescita, cosa c'è di meglio su questo fronte di operazioni simili?".
Così Giorgio Fede, senatore M55.
"Da senatore eletto nel sud delle Marche - prosegue - non posso nascondere la soddisfazione per un'intesa trovata dopo un calvario che durava dal 2013: essa è pura linfa per un territorio in crisi come quello ascolano. Il lavoro fatto insieme ai colleghi deputati Cataldi e Silvestri per evitare l'irreparabile mi rende orgoglioso. Sapere che il sito di Comunanza rimarrà un caposaldo della produzione industriale nell'area rappresenta un volano importante per tutta l'economia marchigiana. Dopo l'approvazione del decreto Dignità in estate, il governo dà conferma che anche sul delicato fronte delle crisi aziendali si è intrapresa la strada giusta".