(ASI) "La legge sul caporalato invece di semplificare, complica. Queste le parole del Ministro dell’Interno Salvini pronunciate all’assemblea di Confesercenti a Roma. Senza spiegare assolutamente in che modo questa legge complicherebbe le cose, né come intenderebbe semplificarla, il leader leghista si è cimentato nell’ennesimo slancio di propaganda pura, come suo solito.
E come successo pochi giorni fa con il caso della nave Aquarius, lo ha fatto a spese dei più deboli. A Salvini, quindi, sta bene che degli esseri umani vengano pagati 2-3 euro all’ora nei campi? È questa l’idea di progresso per il Paese che ha in mente?
Come ha già avuto modo di dire qualcuno prima di me, l’unica cosa che complica questa legge è la vita degli sfruttatori; di quelli che non si fanno scrupoli nel reclutare persone disperate per sfruttarle letteralmente nei campi agricoli. Anziché “semplificarla”, questa legge andrebbe applicata ancora più severamente, come chiedono giustamente i sindacati.
Quello che è chiaro - e i fatti lo stanno confermando giorno dopo giorno - è che dei poveri e degli ultimi a questo Governo non interessa nulla. Il Ministro dell’Interno sta prendendo le redini di questo Governo, spostando la barra a destra. Tutto questo nel silenzio più totale di quelli che dovrebbero essere gli azionisti di maggioranza di questa compagine governativa. Quel Movimento 5 Stelle che in campagna elettorale prometteva di voler cambiare tutto e di tutelare gli interessi degli italiani abbandonati dalla politica.
Insomma, tra Flat Tax, “semplificazione” della legge sul caporalato e tutto il resto, una cosa è chiara: prima gli italiani, sì, tranne poveri, sfruttati, gay e meridionali. Prima gli italiani, ma solo quelli ricchi che non hanno bisogno di essere tutelati". Lo dichiara in una nota Daniele Viotti, parlamentare europeo del PD.