(ASI) Lecce – Volge finalmente al termine la tormentata vicenda giuridica che vedeva coinvolti il Blocco Studentesco e l’Università del Salento, a causa del provvedimento emesso da quest’ultima che decretava l’esclusione dell’associazione dal panorama delle sigle studentesche riconosciute.
A seguito del parere favorevole del Consiglio di Stato, Blocco Studentesco ha proseguito la propria battaglia giuridica davanti alla sezione leccese del Tribunale Amministrativo Regionale, il quale ha accolto il ricorso emettendo una sentenza che condanna l’Ateneo al pagamento delle spese processuali e annulla il provvedimento impugnato.
“Eravamo certi che il tempo e la giustizia ci avrebbero dato ragione – si legge in una nota diffusa dal Blocco Studentesco - e così è stato. Per un’associazione studentesca come la nostra, impegnata nel sindacalismo studentesco su scala nazionale da ormai diversi anni, la decisione presa dall’Università del Salento era chiaramente illogica e contraddittoria, oltre che del tutto faziosa. Il Tar, confermando il parere già espresso dal Consiglio di Stato, ha dichiarato che l’associazione “non presenta contenuti di per sé incompatibili con i valori costituzionali e quindi non vale a qualificare di per sé l’associazione stessa come contraria agli scopi istituzionali dell’Università, come previsto dal regolamento”.
“L’autorità procedente ha dunque accolto il nostro ricorso, annullando un provvedimento che, oltre ad essere privo di motivazioni, è stato il frutto di un iter non coerente con le norme previste per questo tipo di decisioni. Ad oggi – prosegue la nota - non possiamo che dirci grandemente soddisfatti e ripagati del rammarico provato quando siamo stati costretti a constatare la parzialità di un ente pubblico piegato agli isterismi di voleva mettere il bavaglio alla nostra voglia di fare sindacalismo studentesco”.
“Al netto di questa grande vittoria ringraziamo di cuore l’avvocato Carlo Viva, per l’encomiabile lavoro svolto. Il Blocco Studentesco torna dunque - conclude la nota- ad essere legittimamente operativo anche nelle aule dell’Ateneo salentino. Chiuso un capitolo se ne apre un altro, di certo più dignitoso, avente come unico oggetto il bene degli studenti, unica vera ragione di ogni sigla studentesca”. Conclude la nota del Blocco Studentesco.