(ASI) "Una serata pienamente riuscita dove i numerosi presenti hanno ritrovato il piacere della politica, dell’analisi del presente e del “che fare” per il futuro.

Nel giorno del giuramento del nuovo governo targato Di Maio-Salvini grande era la curiosità di quei numerosi militanti che si sono ritrovati ad una cena di sottoscrizione per sostenere Mauro Alunni, il candidato di Liberi e Uguali alle amministrative di Umbertide e ascoltare l’ospite d’onore Massimo D’Alema. Il posto è piacevole, la serata finalmente primaverile, la cucina buona senza sofisticherie, il comune importante e un tempo conosciuto per essere la Stalingrado d’Italia per le percentuali bulgare che riusciva a raggiungere il Pci. Poi nel 2008 nasce il Pd che elezione dopo elezione perde circa 6 milioni di voti pari al 49% mentre ad Umbertide ne perde il 39,5 % . La torta Pd viene cucinata lentamente da ben 10 anni ma ad Umbertide la ciliegina la mette l’ex sindaco e deputato Giampiero Giulietti che in mancanza di altre idee per imporre la sua linea e i suoi uomini scimmiotta l’operazione Marino a Roma ideata e portata avanti dal suo capo corrente Matteo Orfini con la benedizione di Matteo Renzi. Si allea con una lista civica di destra e porta i suoi consiglieri dal notaio per rassegnare le dimissioni e far cadere la giunta. La via notarile alla conquista della maggioranza. Operazione contraria alla tradizione democratica umbertidese aperta al confronto anche aspro ma sempre trasparente e non compresa dal popolo della sinistra che non rinnova la fiducia al novello apprendista stregone e lo manda a casa favorendo la nascita locale di LeU. Un D’Alema in perfetta forma che non si è fatto certo pregare all’invito a fare una fotografia della situazione italiana. Lo ha fatto con l’abituale pacatezza di una analisi approfondita condita dalla forza della sua ironia: “L’Italia dopo 83 giorni di attesa con mille problemi e sceneggiate e l’infinita pazienza e sapienza istituzionale del Presidente Mattarella ha finalmente un governo. Certo fa un certo effetto vedere la firma di accettazione del super ministero dello sviluppo economico e del lavoro da parte di Luigi Di Maio e la stretta di mano con Mattarella di cui fino a due giorni prima chiedeva a gran voce l’impeachment insieme a tutto il M5S. Certo fa una certa impressione sapere il nome del nuovo ministro degli Interni: Matteo Salvini. I partiti che hanno formato il governo sono distanti anni luce dalle nostre posizioni ma non dobbiamo aver paura del nuovo ma metterlo alla prova, è compito delle opposizioni valutare criticamente quello che farà il governo”. Il programma sottoscritto da Lega e M5S suscita non poche domande e perplessità: come saranno pagate le promesse inserite nell’accordo-programma come il reddito di cittadinanza e l’abolizione della legge Fornero e la Flat Tax che toglie ai poveri per regalare ai ricchi. Dimostrando conoscenza approfondita del problema e ottima memoria D’Alema ha ricordato che in Italia aumentano i poveri: se nel 2016 erano il 7,9 % della popolazione oggi sono l’8,3% cioè più di 5 milioni di persone. “Facile capire come in tutto il meridione dove risiede la metà degli Italiani senza reddito e senza lavoro possa aver fatto presa la promessa del reddito di cittadinanza. Più difficile capire dove saranno reperite le risorse”. Largo spazio è stato dato da D’Alema all’analisi dell’accordo di programma che parla di immigrazione: “Salvini è in sintonia con Marine Le Pen e la destra omofoba europea e non è un caso che uno come Steve Bannon, esponente della destra americana guardi con interesse a questa esperienza italiana”. Nell’accordo non ha certo nascosto le sue intenzioni riguardo all’immigrazione. Ma dove troverà le risorse per rimpatriare gli immigrati? Infine le travagliate vicende della formazione del governo e che rendono evidente l’euroscetticismo del governo: “Questa situazione è figlia della priorità concessa alle pressioni della destra neoliberista che ha anteposto gli aspetti economici a quelli sociali. L’Europa deve essere ricostruita e rifondata intorno a valori diversi”. Le conclusioni del Presidente di Italiani-Europei hanno affrontato la situazione politica italiana in cui stiamo assistendo ad un impressionante impoverimento della qualità della politica. “C’è una ventata di populismo che ha strumentalizzato il sacrosanto malcontento popolare contro errori e degenerazioni dei partiti. Ma è stato distrutto l’unico sistema che garantiva la formazione delle nuove classi dirigenti”. “Bisogna costruire l’alternativa e sfidare il governo sulle questioni sociali, costruire un nuovo schieramento di sinistra che difenda gli interessi dei lavoratori, dei giovani, delle donne che tuteli i diritti fondamentali conquistati dal movimento democratico. Non è la prima volta che la sinistra è stata sconfitta, l’importante è reagire. Questo non si fa certo sedendosi in poltrona mangiando pop corn ma impegnandosi tutti i giorni con passione ed intelligenza senza personalismi. Quello che sta facendo Mauro Alunni e la lista di Liberi e Uguali ad Umbertide è un passo importante nella costruzione dell’alternativa di sinistra nel nostro Paese, un esempio da seguire che va premiato dal voto”. L’applauso dei presenti è forte. Ancora una volta D’Alema ha parlato al cuore dei militanti chiamandoli alla fatica dell’impegno, ancora una volta ha colto la domanda di sinistra del suo pubblico che non ama i pop corn. Forse per questo che lo hanno soprannominato il Migliore". E' quanto dichiara in una nota Liberi Uguali di Umbertide.

Foto di repertorio