(ASI) Roma - Riportiamo di seguito le parole di Roberta Lombardi del Movimento 5 Stelle, candidata alla presidenza della Regione Lazio: "La Regione Lazio mente e oggi ho direttamente chiesto conto al governatore uscente, seduto al mio fianco durante il confronto in Rai, del report Ue sulla gestione opaca di 2,4 milioni di euro di fondi destinati a voucher asilo per le ragazze madri.
Il governatore aveva un diritto di replica ma ha fatto scena muta. Se sapeva di stare nella ragione, perché non ha risposto? Perché non ha replicato? Era impreparato o sapeva di stare nel torto?". Lo scrive sul suo profilo Facebook Roberta Lombardi, replicando al comunicato stampa della Regione Lazio. Che, aggiunge, "guarda il caso, a distanza di 5 ore" invia "la solita nota stampa che mette una pezza peggiore del buco. Forse non hanno visto che il documento in questione l'ho pubblicato. Non hanno visto che, nero su bianco, c'è scritto che il report è del 2015 e si riferisce all'attività di gestione dei fondi europei da parte della giunta regionale Pd proprio di quell'anno, altrimenti le stesse valutazioni comparirebbero nel report degli anni precedenti", motiva Lombardi. "Si legge infatti, in chiare lettere: report annuale. Quindi le cose sono due: chi ha scritto il comunicato o neanche ha visto il documento o è in malafede, e la cosa grave è che lo ha scritto a nome di un ente che è di tutti, compresa la sottoscritta".
"La circostanza che il bando fosse originario del 2008- prosegue la candidata M5S - non elimina le responsabilità di Zingaretti, anzi le aggrava. Fino al 29 gennaio 2008 Fabrizio Lella è presidente del CdA di Assforseo società che presento il progetto da finanziare coi fondi comunitari per voucher alle ragazze madri. nel 2013 viene chiamato da Zingaretti in Regione Lazio e si trova a gestire in qualità di dirigente pubblico i pagamenti e le rendicontazioni di quegli stessi bandi presentati dalla società di cui era presidente 5 anni prima. Tutto questo evidenzia un potenziale conflitto di interessi che il Pd Lazio sta provando a nascondere. L'Ue ci dice che 2,4 milioni di euro dei 3,6 iniziali non sono andati alle ragazze madri ma per servizi amministrativi connessi affidati ad Assforseo senza gara. Dove sono andati a finire questi soldi?
E' molto grave, sono gravi le menzogne della Regione Lazio, è grave e indicativo il silenzio di Zingaretti al confronto. E' bene che i cittadini - conclude Lombardi - sappiano come stanno le cose. Noi questo sistema di amici e amichetti che si occupano di fondi così importanti lo vogliamo buttare giù. Da mamma, prima che da candidata, quello a cui sto assistendo in queste ore è sconcertante. Qui sotto il fact checking alle bugie della Regione Lazio. Carta canta: la data in rosso, 30 dicembre 2015, e l'ammonizione dell'Ue - sempre cerchiata in rosso - per non aver fatto una procedura aperta di appalto pubblico!", conclude così la nota la candidata del M5S, Roberta Lombardi.
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