(ASI) "Noi del Movimento Italia nel Cuore vogliamo affrontare un tema oggi tanto dibattuto quanto impellente, qual è l’Europa e l’Euro.
È bene ricordare che l’Unione Europea nasce con il trattato di Mastricht nel 1992, e si è costituita su principi fondanti: il primo e più importante la CEE (la Comunità Economica Europea), il secondo la PESC (politica estera e di sicurezza comune) ed il terzo la giustizia, gli affari interni e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.Di fatto è accaduto ben altro. Infatti abbiamo assistito al progressivo conferimento dei poteri alla Comunità Europea, senza che i trattati rispettassero quelle regole generali atte a preservare la parità tra gli Stati Membri.
In origine il Trattato di Maastricht prevedeva un’applicazione dinamica, lasciando ai governi degli Stati membri, la possibilità di allineare i parametri di bilancio fissati da Maastricht, in materia di disavanzo dello stesso bilancio pubblico.
Nel 1996-97, Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi, governatore della Banca d’Italia hanno sovvertito gli accordi del trattato del 1992, accettando di fatto le imposizioni della Germania, imposizioni che hanno introdotto “il Patto di Stabilità”, un vero e proprio golpe alla costituzione italiana.
Quello stesso Prof. Prodi che poco dopo dichiarò al popolo italiano che sarebbe stato come lavorare un’ora in meno e guadagnare il doppio. E invece di colpo, ci si è trovati spendere il doppio, guadagnando la metà.
Come aveva predetto Craxi nel ’96, la moneta unica europea per gli Stati Membri, nella migliore della ipotesi sarà un limbo, e nella peggiore una vera catastrofe.
Abbiamo rinunciato a tutti gli strumenti di flessibilità cui dispone una nazione sovrana per gestire l’ordinario e lo straordinario: Banca Centrale, possibilità autonoma di stampare moneta e muovere i tassi.
Ma da questa Europa si può e si deve uscire per che c’è più di una singola motivazione.
- Innanzitutto, IL “Patto di stabilità” sottoscritto a discapito degli italiani da Prodi e Ciampi ha violato lo stesso trattato di Maastricht, surclassando la Carta Costituzionale fonte giuridica di rango superiore.
- L'uscita di uno Stato membro è diritto sancito espressamente dall’art. 50 del trattato di Maastricht, articolo che così recita: "Ogni Stato membro può decidere di recedere dall'Unione conformemente alle proprie norme costituzionali".
Vorremmo ricordare che fino al 2016, nessun Stato membro ha avuto il coraggio di ribellarsi fattivamente ad una politica egemone, tutt’altro che collettore di economie.
- I trattati dell’Unione Europea annullano i principi fondanti della Carta Costituzionale.
L’Art. 11 che «consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni» è stato di fatto travisato ad una diversa interpretazione.
I Padri costituenti si riferivano esclusivamente ad un principio di pace e giustizia tra i popoli, e non ad un livellamento delle economie, dimostrato nei fatti con l’abbattimento delle barriere doganali, e non per ultimo con la tutela dei prodotti dei singoli paesi; di cui la produzione italiana ne ha subito appieno le ricadute.
Possiamo dire quindi che la moneta unica è stata creata su misura per la Germania. La produzione industriale oggi in capo alla stessa, è la conseguenza di una politica protezionistica adottata furbescamente dalla stessa Germania, al fine di salvaguardare il proprio settore produttivo, sottraendo così ampie quote di produzione agli altri stati membri.
Di fatto più la Germania cresce, più l’Italia regredisce economicamente, siamo quindi di fronte ad un paese che impone le regole ma non le rispetta, e questo è grave.
Quindi, possiamo concretamente affermare che questa Europa nata nel 1950, con lo scopo di aggregare culture ed economie, di fatto ha prodotto l’opposto, ha snaturato gli Stati, e demolito ogni singola sovranità.
Un’Europa che all’economia reale ha sostituito l’economia finanziaria delle banche, che si è piegata alle logiche delle lobbies che asseconda politiche dell’immigrazione che producono solo discriminazione verso gli italiani. E l’euro è stato il veicolo che ha permesso tutto ciò.
Un Paese che non stampa la propria moneta è un paese che ha perso completamente la sua sovranità.
Torniamo quindi ad essere Italiani, in un Paese libero, democratico e sovrano.
Da Italiana, questa è l’Italia che sogno e che voglio per i miei figli, questa è l’Italia che abbiamo nel Cuore". Conclude la nota dell l'Avvocato Federica Carbonari del Movimento Italia nel Cuore.