(ASI) “La fruizione dei beni culturali viene troppo spesso misurata esclusivamente in termini economici e quantitativi, quando invece dovrebbero essere presi in considerazione anche parametri qualitativi e di accessibilità.
Garantire la piena fruibilità dei nostri musei anche alle persone con disabilità non è solo uno scrupolo etico o un obbligo normativo, ma rappresenta un elemento di qualità dell’offerta turistica e di conseguenza un’interessante opportunità imprenditoriale per molti giovani”. Con queste parole il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo Antimo Cesaro è intervenuto oggi presso l’Università Suor Orsola Benincasa al convegno “Beni culturali: un patrimonio per tutti” organizzato dalla rete associativa “Napoli tra le mani”.
“Il MiBACT –ha proseguito Cesaro - ha lanciato negli ultimi anni una serie di progettualità tese al superamento degli ostacoli architettonici, cognitivi e sensoriali, compreso un database in costante aggiornamento che raccoglie le reali condizioni di accesso delle sue strutture in tutta Italia. E la Campania in tal senso può vantare oggi una serie di best practices: dal Museo Archeologico Nazionale a Pompei, da Paestum a Capodimonte. La nostra Grande Bellezza –ha concluso Cesaro- deve necessariamente coniugarsi con una grande civiltà”.