(ASI) Milano - «Il Nuovo Cdu si esprime in materia fiscale, sostenendo interamente la proposta di Forza Italia sulla “Flat Tax”, se non per una piccola modifica alla voce 'Fattore Famiglia'.
Rispetto alla formula presentata da Silvio Berlusconi, vorremmo infatti apportare una miglioria - spiega Lorenzo Annoni, referente della sezione milanese -: all’aliquota base del 25% intenderemmo aggiungere una addizionale, pari al 2%, attraverso cui reperire le risorse necessarie per finanziare sgravi fiscali in misura crescente al numero dei figli a carico, applicando così il “Fattore Famiglia” al nuovo modello fiscale».
Il vantaggio della “Flat Tax”, essendo un tipo di tassazione proporzionale e non progressiva, è quello di rimanere fissa per tutti i contribuenti, ovvero non aumenterebbe in percentuale all’aumentare del reddito. L’ipotesi è dunque di una aliquota base che si attesti al 25% per i redditi compresi tra 0 e 100mila euro, considerando che quella attualmente più bassa è al 23% e quella più alta al 43%. Inoltre, sarebbe introdotta una no tax area, ovvero un esonero previsto per le famiglie con un reddito annuo fino ai 10mila euro.
«Con la “Flat Tax” il carico fiscale si abbasserebbe in maniera significativa - prosegue Lorenzo Annoni -. Per fare degli esempi, se si guarda alla fascia dai 6mila ai 12mila vi sarebbe un risparmio da un minimo di 300 a un massimo di 1.300 euro annui. Che crescerebbe, tra i 1.000 e i 1.700 euro annui, per un reddito compreso tra i 12mila e i 26mila. E così via, avendo una diminuzione della tassazione anche fino a 5mila euro annui. Non solo, l’aliquota fissa sostituirebbe le cinque attuali. Ciò comporterebbe un notevole snellimento della burocrazia. Il cittadino sarebbe chiamato a compilare un modello unico dal quale emergerebbe quanto deve versare. Un calcolo immediato, che semplificherebbe il lavoro al singolo e anche agli operatori del settore tributario. E senza dimenticare l’abbattimento del costo di un servizio di questo tipo».
L’applicazione della “Flat Tax” porterebbe un ulteriore beneficio: l’evasione e l’elusione fiscale verrebbero meno a fronte di una una tassa decisamente più equa e quindi accettata all’unanimità.
«In pratica, pagheremmo di meno per pagare tutti - conclude Annoni -. Auspichiamo sinceramente la sua realizzazione perché crediamo fortemente in un sollievo fiscale per gli italiani nell’ottica di un più ampio sollevamento delle sorti socio-economiche del Paese».