(ASI) Roma - “Paolo Salvadori, presidente dimissionario del collegio sindacale di Mps e imputato coatto con gli stessi capi d’accusa di Viola e Profumo, è stato riconfermato nella lista per il Cda del Tesoro. In pratica il Mef premia gli inquisiti. E questo la dice lunga su come il governo vede il sistema bancario”. Lo dicono i membri M5S della Commissione di inchiesta sul sistema bancario.
“Non bastasse, Morelli ha ammesso oggi che il ministero dell’Economia, in veste di azionista di Mps, ha votato contro l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori Viola e Profumo. Un’azione che la banca stessa non ha mai promosso: una scelta di mancata autotutela che per noi rimane incomprensibile”, aggiungono gli eletti Cinquestelle.
“Abbiamo quindi domandato se Montepaschi intendesse rivedere la transazione, costata poco più di un miliardo, portata a termine con Deutsche Bank e Nomura per la chiusura degli strumenti Alexandria e Santorini. Gli auditi si sono riservati di rispondere anche in relazione agli sviluppi giudiziari e siamo curiosi di sentire cosa avranno eventualmente da dirci. Inoltre, lo scaricabarile di Morelli non ci convince e non è dignitoso: non si può sostenere che le pressioni per piazzare i titoli alla clientela retail partissero dai direttori delle filiali, mentre i vertici di Mps fossero ignari e innocenti. Ci sembra una versione risibile. Tra l’altro saremmo curiosi di sapere come fa Bankitalia a mettere il naso nelle policy interne da cui scaturiscono le pressioni ai dipendenti per piazzare i titoli al retail e per acquistare le azioni della loro banca”, insistono gli eletti Cinquestelle.
“Infine, ci sembra incredibile ascoltare dallo stesso Morelli che fu l’esito del referendum del dicembre scorso a far fallire l’aumento di capitale privato. In realtà la banca non aveva i fondamentali a posto e non c’entra nulla la vittoria del ‘no’ che, infatti, non ha provocato alcuna catastrofe economica, come invece ventilato dai soliti profeti di sventura a libro paga di qualche potere forte. Siamo orgogliosi - concludono - di aver contribuito a sventare un pericolo enorme per la nostra democrazia”. Conclude la nota del MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati.


