(ASI) Roma - «Polvere nera sui balconi di Taranto e in particolare al Tamburi. E il sindaco che fa? Fa chiudere le scuole. Nel frattempo il ministro Calenda si dice preoccupato e vuole incontrare il primo cittadino. È il solito balletto di responsabilità, la solita sceneggiata tessuta ad arte sulla pelle dei tarantini»: lo denunciano i deputati delle Commissioni Ambiente e Attività produttive del MoVimento 5 Stelle.
«Il tavolo delle trattative saltato, ora riconvocato, non focalizza mai il punto: i rischi immani e imminenti per la salute dei cittadini. Decreti che hanno salvato la fabbrica ma non la città e che anzi hanno procrastinato sine die il tempo per le prescrizioni ambientali mentre di bonifica non si parla mai», dicono i deputati.
«È come se un pazzo iniziasse a sparare in mezzo alla folla. La polizia ordina alla gente di scansarsi invece di far gettare via l'arma. Ecco come si spiega l'ordinanza di chiusura delle scuole ai Tamburi».
«Continuano misure tampone inefficaci senza risolvere il problema a monte - è il commento del deputato pugliese M5S Diego De Lorenzis - cioè la produzione di inquinanti. Non esiste nessuna ambientalizzazione che renda lo stabilimento compatibile con la salute e con la vita umana. Non c’è bonifica che abbia senso se lo stabilimento non ferma la produzione».



