(ASI) "Le cause del maggior aumento di prezzi e tariffe sono varie: il settore bancario, in particolare le grandi banche; il settore assicurativo con l'Rc-auto; le autorità di controllo, che sono disattente o spesso sono colluse, quindi non controllano ciò che dovrebbero controllare; il petrolio e i prezzi dei carburanti e delle benzine, con le ricadute per il settore dei trasporti; la speculazione sulle commodity".
Lo ha detto in Aula il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, Elio Lannutti, annunciando il sì del suo partito alla relazione sull'andamento dei prezzi e delle tariffe discussa oggi a Palazzo Madama. "La speculazione - ha sostenuto Lannutti - ci riporta sempre al tema dei banchieri che puntano sull'aumento delle materie prime non solo del petrolio e della benzina, ma anche del mais, del grano e di altre materie prime perché ci scommettono e determinano anche un aumento dell'inflazione".
Per Lannutti "la Commissione straordinaria per i prezzi ha lavorato, si è riunita, ha svolto diverse audizioni ascoltando i vari soggetti del mercato e anche coloro che avrebbero il dovere di controllare sulle anomalie di prezzi e tariffe che, letteralmente, alleggeriscono le tasche dei consumatori, a prescindere da quanto sostiene l'Istat. Questo - ha detto ancora Lannutti - è un Paese dove al posto delle riforme si fanno le controriforme. Alcune lievi aperture al mercato, fatte con le famose "lenzuolate" dal ministro dello sviluppo economico Bersani, sono state tutte gettate in un cassetto. Ciò è avvenuto perché le grandi lobby (bancarie, assicurative, dei monopoli e dei capitalisti dei pedaggi e delle bollette) condizionano l'operato del Governo e della maggioranza".