×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) I test Invalsi che il Ministro Gelmini ha intenzione di ampliare, introducendo dal prossimo anno anche una terza prova, cioè quella relativa alla lingua inglese, sono stati boicottati, o lo saranno nei prossimi giorni, in diverse scuole di tutta la Penisola, sia dai Dirigenti scolastici, sia dai docenti, sia dagli studenti.

In particolare i test proposti da quest'anno anche nelle seconde classi del biennio delle scuole secondarie di II grado hanno suscitato più di una perplessità, per la formulazione non idonea dei quesiti di Matematica, considerati da "terza media", o non in linea con i programmi di seconda superiore o per la richiesta di "mettere crocette", come risposta ai quesiti relativi alla prova di Italiano. Le ragioni dell´opposizione? Le più svariate, alcuni hanno posto l'accento sull'aspetto economico: non ci sono i soldi per gli straordinari (gli Invalsi costano comunque 8 milioni); la correzione prevede, inoltre, uno stressante lavoro a carico dei docenti, retribuito, nella migliore delle ipotesi, come compenso accessorio a carico del già "esangue", più che esiguo,

 Fondo di Istituto delle Scuole. Pochi spiccioli per un lavoro burocratico che viene imposto dall'alto, senza che tuttavia il Ministero preveda fondi aggiuntivi. La critica di carattere non economico riguarda invece l'equità dei test, se si pensa di poter ridurre una prova culturale e logica a un quiz, i test uguali a Milano ed Enna, per un classico e un industriale, sono offensivi e serviranno per classificare scuole, docenti, studenti e differenziare le buste paga degli insegnanti (con il rischio che prove somministrate non da esterni, ma dagli stessi professori potrebbe indurre qualche docente a dare il classico aiutino, magari per far fare bella figura alla propria scuola; il sospetto che questo avvenga o sia avvenuto in qualche regione è più che legittimo). Il Ministro ha ribadito che sui test Invalsi non tornerà indietro: l´Europa fa così. «Il prossimo anno introdurremo una prova nazionale in inglese e i test alla maturità». Il suo Ministero esclude che chi si è opposto avrà riduzioni nei voti né, tanto meno, rischierà bocciature. Ma il Ministro, secondo noi, dovrebbe anche riflettere sull'utilità di spendere 8 milioni di euro per delle prove, come quelle per le classi prime della Secondaria che, personalmente, non riteniamo significative né a livello statistico né a livello di "sondaggio" sulle conoscenze disciplinari (magari parte di quei 8 milioni di euro si potrebbero spendere per dotare di lavagne multimediali le scuole o solo per poter fare qualche fotocopia per i compiti in classe, invece che far acquistare la tessera al prof.).

Non si tengono in debita considerazione, secondo noi, alcuni elementi fondamentali: la presenza sempre più abbondante di stranieri (anche con più di un anno di permanenza in Italia), con scarse competenze linguistiche, non rende possibile lo svolgimento dei programmi (per esempio quelli di Matematica) in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, il fatto che i docenti dovrebbero rinunciare alla libertà di insegnamento per finalizzare lo svolgimento dei contenuti in funzione dei quiz previsti nelle prove, test che, non solo in Italia ma in tutta Europa, tendono a valutare capacità diverse da quelle che una buona scuola dovrebbe fornire, e comunque non corrispondenti a ciò che gli insegnanti trasmettono. Nel successo ai test oggi in voga pesano troppo la velocità mentale e troppo poco capacità come ragionamento, astrazione, organizzazione mentale, sensibilità estetica, senso critico. Non si capisce se siano test di valutazione dell'apprendimento o delle conoscenze acquisite. C'è il rischio che alcuni docenti diventino allenatori dei propri alunni, in funzione dei test, rinunciando al loro ruolo di insegnanti.

 Nelle domande che dovrebbero saggiare la cultura, la capacità di comprensione, la ricchezza lessicale, la finezza argomentativa, compaiono esercizi di problem solving come mettere i simboletti delle nuvole e del sole in una cartina dato un testo di previsioni atmosferiche, usare una piantina di una città per andare ad un concerto o amenità simili. Gli insegnanti (come il sottoscritto) che si rifiutano di fare gli allenatori, mettono a rischio la prestazione dei loro allievi ai test, con conseguenze paradossali: tendenzialmente un allievo di un insegnante «normale» saprà più matematica e italiano dell'allievo di un insegnante-allenatore, ma in compenso andrà peggio ai test. Se ci si mette nelle condizioni di inseguire i test si finirà per modificare le materie in funzione delle prove come hanno ben intuito le Case editrici che sfornano libri di Italiano e Matematica piene zeppe di test Invalsi e di quiz di ogni genere.

Va bene che siamo sommersi da programmi televisivi in cui quiz, domande a risposta multipla e indovinelli la fanno da padroni, ma non è questa la Cultura. I test rischiano di accelerare lo svuotamento e la banalizzazione dei contenuti dello studio, come certi programmi televisivi banalizzano il "sapere" e la Cultura con la "C" maiuscola. Ultima critica, ma non per questo meno importante, il discutibile "anonimato" delle schede, comprese quelle in cui lo studente deve riportare dati sensibili relativi alla propria famiglia. Ma se tutto deve essere in forma anonima, perché tutto il materiale è pieno zeppo di codici e riferimenti agli alunni, alle classi e alle scuole? A che serve tutto ciò? Meditate gente, meditate!

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Dalle Biennali ai premi internazionali: la storia di Milvia Mucchiut

(ASI) Il percorso di Milvia Mucchiut si distingue per una presenza costante nelle più importanti piattaforme dell’arte contemporanea. Con Spoleto Arte ha partecipato a numerose manifestazioni di rilievo, dalla ...

Argentina, nuovi jet per rilanciare potenza militare

(ASI) L’aeronautica militare argentina si è dotata di sei nuovi caccia F-16 acquistati dalla Danimarca; i jet hanno fatto il loro debutto effettuando un sorvolo a bassa quota della capitale, ...

Gasparri (FI): Tajani tracciato rotta chiara, Europa sia protagonista 

(ASI) ‘Forza Italia, forza Europa’, così potremmo sintetizzare la chiarissima ed esaustiva intervista di Antonio Tajani. Il Segretario nazionale di Forza Italia e Ministro degli Esteri delinea una strategia chiara ...

Ariccia. Il PCI condanna linguaggio denigratorio del PD locale contro la consigliera Monosilio

(ASI)“È inaudito, quanto abbiamo appreso dalla consigliera Francesca Monosilio, che ha subito un attacco verbale, sguaiato nei modi e diffamatorio nei contenuti, Riferisce  in una nota Roberto Bocchino, ...

UE–Nato, De Meo (FI-PPE): "Bene Tajani, l'Europa ritrovi coraggio e affermi finalmente la sua voce nel mondo"

(ASI) Bruxelles  – «Bene ha detto il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani: oggi all'Europa serve coraggio. Non possiamo più limitarci a essere un gigante economico e un nano politico. ...

Gran Premio d’Africa, il progetto di Christopher Aleo va avanti: “La Formula Uno occasione di sviluppo per tutto il continente”

(ASI) Il banchiere svizzero Christopher Aleo, fondatore del gruppo finanziario iSwiss e noto appassionato ferrarista, prosegue nel suo progetto di riportare un Gran Premio di Formula 1 nel continente africano.

Cortina e le Olimpiadi, quando lo sport educa e unisce di Salvo Nugnes

(ASI) Le Olimpiadi Invernali di Cortina rappresentano molto più di una competizione sportiva: sono un evento capace di trasformare territori, mentalità e prospettive future. In un mondo in cui lo ...

Colombia, presidente Petro ribadisce sostegno ai lavoratori

(ASI) Nel corso della commemorazione del 97esimo anniversario del massacro delle banane a Ciénaga, Magdalena, un evento che ha unito il massacro a una riflessione sul ruolo dello Stato, ...

Reggio Emilia: nessun passo indietro. Difendiamo i nostri spazi politici 

(ASI) Roma – "Siamo costretti a rispondere all'ennesima accusa costruita ad arte dall'antifascismo militante e montata come versione univoca sui giornali locali.

Scritta ‘spara a Giorgia’: Crippa (Lega), solidarietà a presidente consiglio per aberrante frase

(ASI) Roma - “Solidarietà al presidente del consiglio Meloni per l’aberrante frase, dipinta in rosso su una parete bianca, a Marina di Pietrasanta: ‘Spara a Giorgia’. Accanto, la firma ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113