(ASI)“Taranto zona economica speciale? Al di là di quello che sarà il risultato del dibattito politico, dei tentativi di strappare alla Regione qualche possibilità di riscatto in più, i tarantini si accontenterebbero che il loro territorio fosse almeno normale, che la città avesse le stesse possibilità di crescita e di sviluppo delle altre province pugliesi. Ma con un presidente Bari-centrico, impegnato a soddisfare solo le esigenze della propria città e della Puglia centrale, ogni eventualità di trattamento equo sembra a dir poco impossibile”, lo dichiara l’onorevole vincenza Labriola di Forza Italia, componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.
“Il porto di Taranto, per il quale si sono spese sino ad oggi solo promesse e parole, potrebbe rappresentare il giusto approdo delle portacontainer provenienti dall’Oriente – prosegue Labriola – tappa europea di quella via della seta per la quale il governo regionale sembra avere lasciato ampio spazio (per scelta?) allo scalo portuale di Trieste, senza nemmeno tentare di intercettare i redditizi traffici. Quel che appare chiaro è che da Bari nessuno si vuole battere a favore di Taranto, porto che avrebbe le giuste caratteristiche per fungere da hub merci per l’Europa, collegamento diretto con la rete ferroviaria che va verso nord compreso. Il porto, ad oggi quasi totalmente inattivo, potrebbe rappresentare una vera e propria sfida infrastrutturale e tecnologica, puntando ad un’automazione elevata che consentirebbe una gestione virtuosa e rapida dei processi logistici. Ma per crescere, o quanto meno per provarci, bisogna volerlo, una volontà sino ad oggi venuta meno”.