(ASI) “La legge prevede che il 50 per cento delle risorse raccolte attraverso le contravvenzioni venga investito per la sicurezza stradale, cosa che oggi purtroppo non avviene.
Gli enti locali, attraverso la polizia municipale, siano certamente inflessibili nel fare rispettare le regole nelle nostre città, elevando le multe ove necessario, ma siano altrettanto virtuosi nell’applicazione di quanto disposto dallo Stato”, lo dice il senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici e Trasporti di Palazzo Madama e corelatore del ddl delega di riforma del Codice della strada.
“Il rapporto redatto dall’ACI evidenzia come l’84 per cento delle contravvenzioni sia emesso dalle polizie locali – prosegue Gibiino – se quanto previsto dalla legge, pur nella colpevole assenza di un decreto attuativo, fosse rispettato, la qualità della nostra rete viaria, urbana ed extraurbana, sarebbe nettamente superiore. Si intervenga dunque sugli incroci più pericolosi, realizzando rotatorie al loro posto, sull’illuminazione degli attraversamenti pedonali, sulle piste ciclabili. La sicurezza stradale ha certamente un costo elevato, ma le risorse, vista per di più la determinazione dei comuni nel fare cassa, non mancherebbero. Auspico che il nuovo Codice della strada, sul quale l'8^ commissione del Senato ha espletato il suo mandato dando il proprio contributo al Governo, veda quanto prima la luce, contenendo lo stesso l’obbligo del reinvestimento da parte dei comuni”.