(ASI) Una carovana internazionale, denominata "Restiamo umani", partirà nei prossimi giorni alla volta di Gaza, attraverso il valico egiziano di Rafah, dove intende dare valore al lavoro dell'attivista umanitario Vittorio Arrigoni ad un mese dalla sua barbara uccisione.
Pietro Marcenaro, presidente della Commissione diritti umani del Senato e il senatore Vincenzo Vita, presidente dell'associazione di amicizia Italia-Palestina, sostengono l'iniziativa e si appellano al governo italiano affinché fornisca al convoglio tutto l'aiuto necessario per compiere una missione il cui scopo è di ricordare l'opera di Vittorio in aiuto della parte più debole della popolazione - contadini e pescatori - attraverso una resistenza non violenta. “Mentre nel Nord Africa e in parte del Medio Oriente - spiega Marcenaro - crescono le speranze di libertà e democrazia, l'omicidio di un uomo come Vittorio Arrigoni, che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani, ci ha riportato tragicamente dentro quelle divisioni violente e repressive che impediscono qualsiasi processo di pace”. Marcenaro e Vita colgono con favore i movimenti giovanili palestinesi che, in sintonia con lo spirito delle rivoluzioni di Tunisia ed Egitto, stimolano le leadership palestinesi al dialogo interno e a maggiori aperture verso una risoluzione pacifica del conflitto istaelo-palestinese. “In questo quadro - dichiarano Marcenaro e Vita - sarebbe importante che la carovana diretta a Gaza chiedesse ad Hamas la liberazione di Gilad Shalit da cinque anni loro prigioniero”. “Ci sono - conclude Vita - molti buchi neri sulla vicenda dell'uccisione di Vittorio Arrigoni. Come richiesto da una specifica interrogazione parlamentare, occorre accertare la verità e monitorare le inchieste in corso. In questo senso il nostro appello è rivolto al Governo italiano e alle autorità locali palestinesi perché siano possibili indagini certe e trasparenti, nel rispetto delle rispettive competenze”.