(ASI) Le bandiere titine sventolate alla manifestazione del lavoro del 1 maggio 2017 a Trieste, hanno fatto scattare l'immegiata protesta di tutto il partito dei ternani, iFratelli d'Italia Vi riportiamo nell'oirdine gli interventi di: Rampelli,Petrenga,Cirelli,Donzell, Fidanza, Delmastro e Totaro
1^ Maggio, Rampelli (FDI-AN): "Trieste città sacra, bandiere titine sono un sacrilegio"
(ASI) “Le bandiere titine esposte a Trieste durante il corteo del Primo maggio sono un sacrilegio per tutti gli italiani e per coloro che si sono battuti contro il sanguinoso regime titino che nel confine orientale ha mostrato tutta la sua ferocia bestiale. Il silenzio dei sindacati locali e nazionali davanti a questa provocazione che infanga la nostra memoria dimostra una pericolosa omertà che sconfina nella complicità. Camusso, Furlan e Barbagallo sembrano come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. Alla faccia dei sindacati moderni, democratici e post comunisti". È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
1^ Maggio-Trieste, Petrenga (FDI-AN): "Oltraggiosa la manifestazione con le bandiere titine"
(ASI) “Quanto accaduto a Trieste, durante la manifestazione del 1^ maggio con l’esposizione di bandiere titine, rappresenta un oltraggio alle memoria Patria, agli italiani trucidati dal sanguinario dittatore jugoslavo. Provocazioni, peraltro reiterate e preventivamente segnalate, di fronte alle quali il silenzio dei sindacati rappresenta un’offesa aggravante”. È quanto ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Giovanna Petrenga.
1^ Maggio, Cirielli: "Vergogna a Trieste, offesi italiani vittime del Regime Comunista di Tito"
(ASI) “A Trieste si consuma un fatto di una gravità inaudita: stelle rosse e bandiere titine al corteo dei sindacati del Primo Maggio. Un’offesa inaccettabile nei confronti dei nostri connazionali trucidati dal regime comunista di Tito. Cosa dicono i sindacati su questa vergogna?”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
1^ Maggio-Trieste, Totaro (Fdi-An): Istigazione all’odio
(ASI) “Una vera e propria istigazione all’odio che dovrebbe essere oggetto di un’indagine da parte della magistratura. Il corteo a Trieste con le bandiere titine, esposte da provocatori professionali, rappresenta un insulto per quelle famiglie italiane che hanno pagato col sangue le razzie del regime comunista Jugoslavo e nulla ha a che vedere con la festa del Primo maggio. La provocazione è ogni anno ripetuta e per evitare che si verificasse di nuovo era stata presentata una mozione da parte dei consiglieri di Fdi in consiglio comunale. Quindi tutti sapevano, questura e prefettura comprese. I sindacati? Non pervenuti. Ci auguriamo che i leader nazionali e locali delle organizzazioni dei lavoratori vogliano prendere le distanze dall’episodio che offende la città intera”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Achille Totaro.
1^ Maggio, Fidanza (FDI): "Boldrini condanni fatti Trieste. Sinistra e sindacati non hanno ancora fatto i conti con la storia"
(ASI) "Ci piacerebbe che il Presidente della Camera Laura Boldrini, con la stessa attenzione quasi morbosa che rivolge a nostalgie di altro tempo chiedendo nuove legislazioni esemplari, condannasse chi ieri a Trieste ha messo in scena l'ennesima parata offensiva nei confronti delle vittime e degli esuli del regime titino". A chiederlo è il responsabile nazionale Enti locali di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, commentando la presenza delle bandiere con la stella rossa al corteo organizzato per il Primo maggio a Trieste da Cgil, Cisl e Uil, episodio denunciato dal Presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Si tratta di un fatto vergognoso - sottolinea - che dimostra come ancora oggi, dopo oltre 70 anni, la sinistra e i sindacati non abbiano ancora fatto i conti con la storia schierandosi dalla parte degli italiani che hanno subito la tirannia del regime di Tito".
1^ Maggio, Donzelli (FDI): "Provvedimenti su corteo Trieste, sindacati chiedano scusa"
(ASI) "Altro che Festa del lavoro: il Primo maggio a Trieste è diventato ormai un appuntamento fisso per offendere la memoria degli italiani uccisi e esiliati dal regime titoista. Siamo sconcertati dalla presenza, avvenuta ancora una volta ieri, delle stelle rosse e bandiere titine al corteo di Cgil, Cisl e Uil. I segretari Camusso, Furlan e Barbagallo condannino pubblicamente il fatto e chiedano scusa". E' quanto afferma il coordinatore dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli commentando il fatto avvenuto ieri a Trieste e denunciato dal Presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "L'episodio è aggravato dal fatto che pochi giorni fa il Consiglio comunale della città, proprio alla luce dei precedenti, ha approvato una mozione presentata da Fratelli d'Italia per vietare questi vessilli e chiedere provvedimenti nei confronti di chi li espone - conclude Donzelli - Prefetto e Questore spieghino ciò che è accaduto, ci auguriamo che vengano adottati gli opportuni provvedimenti".
1 MAGGIO, DELMASTRO (FDI): "A TRIESTE SINDACATI OFFENDONO MEMORIA ITALIANI"
(ASI) "E' molto grave che nei cortei organizzati dai sindacati confederali sfilino ancora oggi le bandiere inneggianti a Tito anziché quelle tricolore. I fatti accaduti ieri durante il corteo del Primo maggio a Trieste offendono la memoria degli italiani trucidati e ancora una volta denigrano i nostri connazionali costretti all'esilio dal regime titoista: i vertici sindacali devono le scuse prima di tutto a queste persone". E' quanto afferma il responsabile cultura e formazione di Fratelli d'Italia Andrea Delmastro, commentando il fatto avvenuto ieri a Trieste e denunciato dal Presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.