"Abbiamo aspettato mesi per sentirci dire che la soluzione migliore per far fronte all'emergenza di via Cupa, dormitorio a cielo aperto, è trasferire ottantanta migranti nella struttura della Cri di via del Frantoio, dove ricordo sono presenti alcuni plessi scolastici, e altri settanta presso i locali di Porta Maggiore-Casilina adibiti dalla Caritas. È uno scherzo, vero?" - commenta Antonini - "Non solo i residenti del Tiburtino sono costretti da settimane a tollerare il degrado della tendopoli allestita nei pressi della stazione Tiburtina, ma ora secondo quanto stabilito dall'Assessorato alle Politiche Sociali devono accettare di buon grado che dal 15 agosto oltre centocinquanta migranti ricadranno tutti nel territorio del IV Municipio, andando a gravare su un contesto territoriale già complicato dal punto di vista sociale."
"Il IV Municipio ha bisogno di ripartire dalle necessità dei cittadini italiani, per troppo tempo bypassate in nome del business dell'accoglienza di immigrati e profughi. - conclude - I cittadini hanno il diritto di tornare ad occupare una posizione centrale e prioritaria nella politica cittadina, in termini di emergenza abitativa, assistenza socio-sanitaria, servizi scolastici, diritto alla sicurezza e a vivere in un ambiente salubre. Stop immigrazione al Tiburtino Terzo!"