(ASI) “L’immigrazione è un problema che rischia di travolgerci”. A dirlo non è Matteo Salvini, o un esponente di qualche partito di ispirazione nazionalista; ma Piero Fassino, ex sindaco di Torino, tra i fondatori, e ancora oggi membro di spicco del Pd.
Durante la direzione regionale del Pd piemontese, Fassino ha fatto il bilancio della sconfitta incassata nella sua Torino mettendola in correlazione con le deludenti prestazioni del Pd alle ultime amministrative. Per l’ex sindaco di Torino proprio la gestione dell’immigrazione sarebbe uno dei punti fondamentali che hanno alimentato l’insofferenza popolare nei confronti del Pd.
“Finora l’immigrazione è stata governata tutto sommato bene” – ha precisato Fassino che ha però aggiunto –“ma in termini numerici stiamo superando la soglia di governabilità. Se non ce ne accorgeremo per tempo, questo sarà un problema che ci travolgerà”.
"Da sindaco e in campagna elettorale ho incontrato moltissime persone. L'immigrazione è il tema che sempre ed ovunque mi sono trovato davanti. È il più sentito nelle aree a maggiore sofferenza sociale, dove gli immigrati sono visti in competizione per la casa, il lavoro e il welfare. Queste sono poi state le stesse aree nelle quali abbiamo avuto i risultati peggiori" – ha spiegato l’ex- sindaco di Torino.
Secondo Fassino le ragioni dell’attuale situazione di sofferenza della popolazione e di crescente insofferenza verso i fenomeni migratori, sarebbero da ricercarsi nell’inadeguatezza delle politiche gestionali e di welfare implementate fino ad oggi. "Fra tanti possiamo prendere ad esempio i criteri nell'assegnazione delle case popolari. Basandosi su indicatori come la composizione delle famiglie ed il reddito pro capite, questo premia sempre più spesso le famiglie immigrate che fanno più figli. Bisogna domandarsi fino a quando la graduatoria unica è sostenibile affinché non si alimentino conflitti tra chi quel diritto lo esige" – ha spiegato Fassino.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia