(ASI) “A due anni di distanza dal sisma che ha sconvolto l’Abruzzo è doveroso ricordare quanti sono scomparsi e essere vicini ai familiari delle vittime, e accertare fino in fondo le tante responsabilità di quanto accaduto quella terribile notte.
Chiediamo chiarezza su chi ha autorizzato, omesso di controllare o eseguito i lavori di costruzione o rifacimento dei tanti edifici, anche pubblici, crollati per il sisma”. Così la responsabile Ambiente del Pd Stella Bianchi, al termine di una riunione della segreteria del partito dedicata anche ai problemi del dopo terremoto.
“Oggi – spiega Bianchi - ancora 39mila persone sui 70mila che risiedevano a L'Aquila sono fuori dalle proprie abitazioni, in sistemazioni che li privano dei legami e del vissuto a cui ognuno tiene. Noi del Partito democratico chiediamo che parta finalmente un'azione seria, programmata, per riportare la vita anche nel centro storico de L'Aquila e alimentare di nuovo il tessuto sociale ed economico”.
“Abbiamo presentato – prosegue Bianchi - una proposta di legge con misure che consentano di accompagnare la ricostruzione, di sostenere e dare risposte a quanti intendono tornare a vivere nelle loro case, nella loro città e riprendere la propria vita e attività economica. Esprimiamo la nostra forte vicinanza agli amministratori che da due anni sono accanto ai cittadini colpiti e si battono per tornare a far vivere le loro città”.
“L'Aquila – conclude la responsabile Ambiente del Pd - è stata uno dei tanti luoghi in cui il governo e, Berlusconi in particolare, ha annunciato miracoli sulla pelle delle persone. A L'Aquila, come altrove, sono rimasti i problemi, aggravati dal tempo, passato senza una seria azione del governo. Chi ha promesso deve rispondere: il governo deve chiarire agli italiani tutti qual é la vera situazione de L'Aquila e dei tanti centri colpiti. La ricostruzione vera non può più aspettare”.