Chiti (Pd): Aventino? Sconcertante
(ASI) "Di fronte a inviti aventiniani o addirittura di dimissioni in massa di parlamentari di opposizione, avanzati da autorevoli esponenti del mio partito, mi trovo non soltanto in disaccordo ma provo sincero sconcerto".
Lo dichiara il vice presidente del Senato, Vannino Chiti. "Un grande partito politico – prosegue Chiti – deve essere capace di sviluppare una opposizione forte, efficace, incisiva, facendo il proprio dovere nelle istituzioni e moltiplicando i suoi rapporti con i cittadini, diventando cosi con le sue battaglie e le sue proposte un riferimento fondamentale per la societa'. E' questo il compito che spetta in primo luogo ai dirigenti: e' su questo che si fonda, giustifica o fallisce il nostro ruolo".
Casoli (Pdl): Da Finocchiaro nessuna lezione
(ASI) "Una sinistra che fomenta le piazze e che vuole abbandonare il Parlamento non puo' dare lezioni. La senatrice Finocchiaro farebbe bene ad evitare certi commenti perche' qui di ridicola e penosa c'e' soltanto l'opposizione, che senza consenso tenta di strumentalizzare un gruppetto di poche centinaia di persone, che rappresentano solo se stessi". Lo dice il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato, Francesco Casoli.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione