(ASI) Roma – Varie sigle dell’area nazionalpopolare si sono ritrovate a Roma il 28 febbraio – giorno dell’anniversario della morte di Miki Mantakas giovane militante del Fronte Universitario d'Azione Nazionale (organizzazione universitaria vicina al Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale) ucciso in quel giorno nel 1975 nell’allora sezione dell’M.S.I. di via Ottaviano 9 a Roma, durante un agguato ordito da gruppi dell’estrema sinistra – per sancire un percorso comune per le imminenti ammnistrative capitoline, e per designare un candidato sindaco unitario.
Si tratta di Forza Nuova, Movimento Sociale Italiano, Fiamma Nazionale e Trifoglio. I movimenti hanno dichiarato la loro intenzione di correre per queste amministrative romane, investendo il ruolo di comune candidato sindaco Alfredo Iorio, leader di Trifoglio.
Da sempre un indefesso attivista della storica sezione di via Ottaviano 9, Alfredo Iorio ha annunciato la propria candidatura come estranea alle logiche di potere e volta a riaggregare il “mondo” nazionalpopolare: «Siamo come i Moschettieri di Dumas e il candidato sindaco sarà un D’Artagnan estraneo a tutte le logiche di potere... Ricostruire una famiglia politica, cosa che va oltre il formare un partito... Riusciremo nel nostro obiettivo e tra due anni entreremo in Parlamento.»
Francesco Proietti Cosimi segretario del Movimento Sociale Italiano, ripercorrendo amaramente tutta la storia che ha portato la destra alla sua parcellizzazione e smembramento, indica l’M.S.I. storico come «l’unico esempio positivo... che ha sempre aggregato», e prosegue la sua dura reprimenda alla destra aggiungendo che «La coesione, infatti, è venuta a mancare proprio dalla creazione di AN». Infine bolla il litigio a destra per le elezioni amministrative di Roma come «...lo specchio di quel che avviene in tutta Italia», e condanna la mancanza dello strumento delle primarie condivise nel centrodestra.
Stefano Salmè segretario di Fiamma Nazionale parla della riscoperta della politica come militanza di fede e portando come esempio di coraggio gli antenati afferma che «... Da quell’esempio dobbiamo ripartire per dare ai giovani un senso alla vita e alla loro esperienza politica».
Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, punta il dito contro i poteri forti internazionali che hanno come obbiettivo – secondo quanto dichiara Fiore – «la disintegrazione dell’Italia». Tale progetto per il segretario di Forza Nuova si invera con «la distruzione della famiglia e della classe media». Poi parla dei focolai di protesta antieuropea dei Paesi dell’Est Europa: «Molti polacchi sono scesi in piazza al grido di “Dio, onore e Patria”». E conclude dichiarando che «E proprio a Roma dobbiamo portare una nuova classe politica».
Dunque si ingrandisce di una nuova candidatura queste elezioni romane. Il malgoverno della città degli ultimi decenni sia del centrodestra che del centrosinistra, dà la forza a queste realtà che si pongono al difuori degli schieramenti politici maggiori, rivendicando di esserne l’alternativa.
Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia
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