(ASI) "Abbiamo vinto, almeno in questa Stabilita', la legittima battaglia per impedire la cancellazione della memoria degli esuli istriani e dalmati, il cui museo di Fiume e il cui Centro Studi ogni anno subiscono l'assalto dei governi di sinistra".
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che rivendica l'emendamento di FDI AN approvato per il ripristino del finanziamento dell'istituto Studi Fiumani e dell'Istituto Regionale per la Cultura fiumano-istriano-dalmata previsto dall'ormai nota legge con cui si è istituita la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli.
"I governi di sinistra - ha aggiunto Rampelli - figli della mai sconfitta vulgata secondo la quale le foibe erano solo 'depressioni geologiche' e non tombe collettive dove i comunisti slavi gettavano vive intere famiglie di italiani, hanno brigato in questi anni per rimuovere la tragedia del confine orientale".
"Un attacco continuo e violento evidentemente orientato ideologicamente - commenta il capogruppo- altrimenti il governo non avrebbe tolto 70 mila euro su 100 agli esuli di Istria e Dalmazia, ma almeno proporzionalmente sarebbe intervenuto su associazioni partigiane e movimenti operai vari, fondazioni culturali intitolate a Gramsci e De Gasperi, che ricevono finanziamenti milionari la cui utilizzazione è spesso fuori controllo".
"L'emendamento di Fratelli d'Italia approvato non è una distorsione della legge di stabilità in chiave clientelare, come le decine di mancette date da Renzi a categorie e associazioni, ma la volontà di ripristinare il rispetto della legge con la quale si è istituita la Giornata del Ricordo, legge che prevede un finanziamento modestissimo di 100 mila euro l'anno per Museo e centro studi".
"Se chi governa - ha concluso Rampelli- decide che non bisogna spendere un euro per coltivare e trasmettere la memoria, cosa che non condivideremmo, allora deve cancellare tutti i finanziamenti che riguardano ogni memoria, non scagliarsi ogni anno sempre e soltanto sulla tragedia delle foibe e dell'esodo drammatico degli italiani d'Istria dalle loro terre".